Nahui Olin significa in Azteco Quarto Movimento, vale a dire il moto perpetuo, l’energia che genera il calore della vita. Nel monologo sulla vita di Carmen Mondragon, in arte Nahui Olin, Gioia Montanari dirige il moto perpetuo seguendo, come in un componimento musicale, quattro movimenti, quattro amori, come fossero punti cardinali di una intera vita dal suo sorgere fino all’inevitabile tramonto. Dapprima dunque l’Est, l’inizio di tutto, il primo amore con il quale ci si identifica e si viene al mondo, quello dei genitori; in questo caso, più importante della madre è il padre, dal quale Nahui Olin si sentì amata nella prima infanzia. E poi via, via verso Sud, crescendo, cambiando età in uno stile asciutto ed essenziale ma con la veemenza di quando, nel pieno della gioventù, ci si riversa nella vita alla stregua di un fiume in piena, trasportando a volte con noi compagni di viaggio forse non desiderati appieno come nel caso di Manuel, sposato da Carmen solo per fare un dispetto al padre e del quale scoprirà solo più tardi l’omosessualità. Verso Ovest Nahui Olin accende nei suoi quadri i toni cupi e decadenti di una dolorosa disillusione ma la polemica non sembra nemmeno essere tra lei e il marito libertino che non la ama affatto (Dott. Atl) ; è qualche cosa di più profondo, forse la presa di coscienza del non-luogo che esiste tra la “realtà” e il sogno, tra le proprie aspettative e quello che ci si ritrova tra le mani. Ella diviene furente passionalità di un fuoco che, ancora ardente, sa tuttavia che presto dovrà spegnersi, scomparendo dietro uno degli infiniti orizzonti insieme a ciò che non ha compreso. È in questa “terra di nessuno” che l’amore tanto desiderato la salva materializzandosi nella persona del capitano Eugenio Agacino. Ma la morte di quest’ultimo, improvvisa quanto grottesca, la fa sprofondare in una lunga depressione. Verso Nord, tutto si acquieta nel lucido gelo di un paese cambiato, quel Messico dove Carmen fa ritorno in assoluta povertà ma anche con una ricchezza enorme dentro di sé: la ricchezza di chi vive amando fortemente. Nahui Olin, fedele al suo nome, non si è spenta anzi, la sua vitalità ancora la sostiene e dona agli altri il privilegio di un suo contatto, sia che insegni, sia che cerchi di vendere ai passanti qualche fotografia ricordo della sua vita straordinaria.
Il bellissimo testo di Andrea Pergolari, nel suo ritmo serrato, lascia lo spettatore senza fiato, quasi senza il tempo di pensare mentre i ricordi sfociano con grazia e spessore dalle mani e dal cuore di Gioia Montanari. Lo spettacolo lascia dietro di sé una traccia profonda che rimane nel tempo come del resto le musiche di Tony Neiman che le ha composte appositamente per lei: Nahui Olin, il moto perpetuo…
Tony ci sono molto piaciute le musiche dello spettacolo “Nahui Olin”. Come sono nate? Quando Andrea mi ha chiesto di scrivere qualche cosa per lo spettacolo, mi ha anche raccontato il personaggio e tracciato la sua storia. Partendo da questo, mi sono messo al pianoforte e ho cominciato a comporre… Poi con Andrea abbiamo scelto i pezzi che ci sembravano più appropriati.
Hai utilizzato musiche che già avevi in mente? No, in realtà ho composto le musiche appositamente per lo spettacolo.
Come trovi la giusta ispirazione? Ogni cosa che facciamo, ogni esperienza, è piena di stimoli che hanno la possibilità di far nascere in noi qualche cosa di diverso, emozioni illuminanti…
DAL 19 AL 21 MARZO TEATRO TOR DI NONA – Tel 0668805890
Angelo Sorino
TONY NEIMAN, BIOGRAFIA
Di formazione classica si Diploma in Pianoforte Classico nel 2004 al Conservatorio di Musica “L.Perosi ” di Campobasso e successivamente al Conservatorio “Alfredo Casella” dell Aquila in Jazz.
Ha sempre mostrato una predilezione per la composizione .
Scrive e arrangia per Orchestra Classico,Big Band ,Pop ,Salsa ,Tango e altri stili.
Premiato nel 2012 dalla “Norman Academy ” come musicista emergente vanta esperienze lavorative importante tra cui il Duo con Piera Pizzi “Colored Songs” nelle piazze Italiane, jazz festival , partecipazione a serate Telethon, concerti a Villa Adriana – Tivoli, al Castello Odescalchi di Bracciano, e poi ancora concerti presso “L’Arteria” di Bologna, la “Norman Academy “,l’Ambasciata dell’Eire a Roma all estero al Teatro dell’Opera di Timisoara – Romania per il concorso Miss Italia nel Mondo e al locale “Bareinho” Ericeira (Lisbona – Portogallo) e al Surf Camp “Ribeira d’Ilhas Beach” (Lisbona – Portogallo).
Autore della sigla “Le brave ragazze” in onda su Rai Radio 2,e varie sonorizzazioni Rai .
E’ stato pianista e compositore per la presentazione delle poesie “La Nave impazzita” di P.Gaffuri con la partecipazione di Federica Gentile speaker di Radio 2.