Si terrà lunedì 4 luglio l’inaugurazione del Museo storico di Monterotondo. “Finanziato e realizzato nell’ambito del Plus, il Piano locale Urbano di sviluppo previsto nel programma operativo della Regione Lazio, Fondi europei 2007-2013 – si legge nel comunicato – il nuovo museo è collocato ai piani superiori della Torre civica di Piedicosta e accoglie i visitatori con i suoi spazi espositivi moderni e interattivi, avanzate tecnologie, ricostruzioni grafiche, ologrammi, plastici, reperti, documenti, gallerie fotografiche per un lungo, documentato ed emozionante viaggio nella storia recente della nostra città, dall’inaugurazione della stazione ferroviaria del 1 aprile 1865 a quella della Linea metropolitana di superficie, 28 maggio 1994”.
Due le sezioni che compongono la struttura. La prima è dedicata agli avvenimenti più salienti di oltre un secolo della storia d’Italia con particolare attenzione a quelli della città eretina ed è intitolata “Abitare la Memoria”. La seconda ripercorre invece la storia delle fornaci di laterizi “volano dello sviluppo economico e dell’urbanizzazione della città”.
“Nel Museo vengono inoltre conservati l’archivio storico della città (1862-1960) – prosegue il comunicato – quello personale, donato dai discendenti familiari, di Raffaello Giovagnoli, scrittore, patriota garibaldino e politico uno dei principali personaggi storici di Monterotondo e, infine, l’archivio dell’Istituto di ricerche “Disarmo italiano”.
“L’inaugurazione della struttura coincide con l’apertura ufficiale della 35a edizione dell’Estate Eretina e costituirà una vera e propria festa/vetrina promozionale del circuito museale laziale, alla quale parteciperanno numerosi musei regionali con propri stand espositivi e che proseguirà, con aperture e visite guidate serali, in occasione delle numerose “Notti dei Musei” in programma fino al 28 luglio anche presso il Museo archeologico”.
“Sono particolarmente orgoglioso di poter presentare questo secondo polo museale della città che va a completare la narrazione della storia locale, dall’età pre-romana ai giorni nostri. Il Museo storico è un’istituzione permanente, aperta e viva, che offre occasioni di approfondimento e ricerca – afferma l’assessore alla Cultura Riccardo Varone – una “banca della memoria” del nostro passato aperto a nuove acquisizioni da parte di chiunque volesse donare testimonianze utili: oggetti di vita quotidiana, foto, lettere, documenti. Colgo l’occasione per ringraziare, oltre a tutti i tecnici comunali e dell’ICM che hanno lavorato all’ideazione, alla progettazione, alla realizzazione e all’allestimento del museo, anche i professionisti che ne hanno curato le soluzioni grafiche e tecnologiche e coloro che, per primi, hanno voluto generosamente donare al Museo preziosi materiali storici: la famiglia Giovagnoli, Enrico Angelani, il compianto Ugo Angelini, Mario Betti e Guido Leone”.
“Con l’apertura del secondo museo – aggiunge il sindaco Mauro Alessandri – completiamo un’operazione culturale di importanza straordinaria, direi epocale, quella che in pochi anni ha consegnato alla città strutture come il teatro comunale, la rinnovata biblioteca e, appunto, i due luoghi deputati a conservare, valorizzare e tramandare la storia e la memoria di Monterotondo e, con esse, la sua identità. L’apertura della Torre civica, nella quale verranno presto delocalizzati uffici comunali, rappresenta inoltre un altro elemento del piano di valorizzazione e di incremento dei servizi con il quale stiamo colmando il divario tra i quartieri dello Scalo e quelli della parte alta della città”.