Ieri, una parte dei fan azzurri, che non ha seguito la Nazionale Italiana a Bordeaux – dove si è disputato l’incontro contro la Germania, valevole per l’accesso alle semifinali degli Europei 2016 – si è riversata nel quartiere attorno all’Opéra e alla Bourse, empireo della Belle Epoque, cuore delle colonne ioniche e traboccante Art Nouveau, in rue Rougemont alle spalle dei Grands Boulevards, nel IX arrondisement di Parigi, fin dalle 20.00.
Ai presenti, per una serata è sembrato di stare in un rione qualsiasi della nostra bella Italia.
Peccato che l’idea è stata un’opzione scelta da tanti. I locali erano affollati ancor prima dell’inizio della competizione. Peccato che gli avvenimenti della serata non sono stati quelli sperati, ma per poter andare avanti non si deve tener conto della disfatta e far finta di nulla.
Si taglierà corto e si vivranno solo i lunghi intensi momenti finali, dopo i minuti di gioco regolamentari e i supplementari, riservati ai rigori ad oltranza che hanno decretato la vincitrice della partita.
Ed eccoli, fermi o gesticolanti, in fila e fuori sui marciapiedi, e a volte anche sulla strada davanti ai pub e ai ristoranti, gli Italiani residenti e quelli in vacanza, i tifosi tiepidi, i simpatizzanti e i fanatici con addosso la bandiera tricolore o la maglia azzurra – e qualsiasi cosa purché della stessa gradazione, seguendo l’indicazione del Ct Antonio Conte per creare un clima di sostegno visibile e percepibile attorno ai calciatori dell’Italia – che si apprestano a rallegrarsi dello show calcistico.
Bisogna tener duro contro avversari di tutto rispetto, attuali Campioni del Mondo, è il prudente consiglio in una serata tranquilla che concederà il tramonto solo verso le 22.30.
Ma perché rue Rougemont ? Perché in questa strada ci sono dei locali molto gettonati per gli appassionati di calcio (non manca di assistere anche al Campionato Italiano di Serie A durante l’anno) fedeli alle partite in video e streaming quali Bistrot de la Banque, Nero & Rosso, Tesoro d’Italia, e uno dei bar italiani più popolari, attuali e amati della capitale transalpina (lo cita anche Il Guardian e francetvinfo) al civico 13, che è il Bambolina Caffè. Qui qualsiasi tifoso di calcio che desidera seguire le sfide degli Europei 2016 e le prodezze della propria squadra può farlo nella giusta atmosfera. E i quarti di finale a cui gli Azzurri sono approdati meritavano una cornice calorosa e festosa.
Silenzio, adesso. Tutti pronti per il primo rigore. Schweinsteiger ha scelto di tirare i rigori proprio sotto la curva dei tifosi Italiani. A battere il primo sarà l’Italia con Insigne: non sbaglia. Goal! Urla tutta rue Rougemont. Adesso è la volta della Germania e Kroos sa fare il suo lavoro: 1-1. Tocca a Zaza, entrato alla fine dei supplementari al posto di Chiellini: dopo una rincorsa interminabile tira, ma alto! Noooo! Da qualche tavolo casca per terra qualche bicchiere e va in mille frantumi. Per fortuna Buffon non fa segnare Muller e il risultato resta invariato: 1-1! Siiii!, mentre scattano spontanei abbracci e salti inconsulti. Anche in campo l’entusiasmo è alle stelle; il Ct Conte di più. Tocca a Barzagli, è suo il goal del 2-1, sono dei fan azzurri la gioia e la scaramanzia per la richiesta del miracolo; il tedesco Ozil non se la sente di segnare e questa volta vola qualche piatto dal tavolo di chi era seduto e la tensione fa scattare in piedi: Evvaiiii! A far venire la faccia cupa, qualche secondo dopo, è il tiro fuori di Pellè, una bravata allucinante che riporta tutti alla realtà del risultato: 2-1! Ma fa più male la rete che si gonfia con la palla di Draxler per il 2-2. Non è possibile! Ecco in atto i primi riti scaramantici: Non cambiate posto! Chi si è mosso? Urlano senza senso un gruppo di ragazzi che fino a poco prima rideva e si scalmanava tutto. E adesso arriva Bonucci a sistemare le cose! Invece, Parato! Ancora sul 2-2. Si trema tutti e l’esultanza è scomparsa dai visi. Sul dischetto del rigore va Schweinsteiger: Alto!Alto! Sorrisi e accenni di balli, non ci sono limiti ora. Si va ad oltranza. Chi sarà la semifinalista? Qualcuno già pensa ai precedenti dell’esperienza tutta Italiana con i rigori e comincia a rabbuiarsi prima del tempo. Altri sperano in meglio ma non lo dicono facendo i debiti scongiuri.
Appena il tempo di un respiro e si torna a capofitto in apnea. Il talento di Giaccherini non mente e arriva il 3-2. Goal! Goal! Goal! Non esiste più un confine tra un locale e l’altro della rue. I tifosi azzurri stanno ancora festeggiando che Hummels pensa bene di rimettere ordine: 3-3! Eccolo Parolo che si avvicina all’area piccola con lo sguardo nel vuoto, concentratissimo. Il tiro infila la porta e ritorniamo in vantaggio: 4-3. Vantaggio fugace ad opera di Kimmich. La Germania non demorde: 4-4. I tifosi sono stremati, non resistono agli alti e bassi delle cariche emotive. Ma così non finiremo mai!, si sfoga qualcuno. Anche De Sciglio fa gioire la tifoseria italiana riportando il risultato a nostro favore, mentre la strada si riempie tanto da creare problemi al passaggio delle macchine. Il goal di Boateng è un nuovo sigillo al pareggio, 5-5, e nuove grida di delusione per i fan azzurri che saranno solo il preludio per quello che accadrà da li a breve. Il fantastico Darmian si fa parare il suo rigore mentre Buffon non para quello di Hector. E’ finita. Il risultato finale ai rigori di 6 goal a 5 per la Germania, che si qualifica alle semifinali dopo 1-1 dei 120 minuti di gioco d’azione, ufficializza l’uscita dell’Italia dalla gara degli Europei 2016. Anche i fan Azzurri non dicono più nulla, anche loro sono già fuori dai locali delusi e sconcertati. No. E’ brutto uscire così! Così no! Sussurra qualcuno. Peccato che il match sia finito a favore dei Tedeschi. Rammarico per il modo in cui si è perso, ancora una volta per mano dell’inesorabile roulette dei rigori che non premia mai la squadra Italiana nelle competizioni di grande rilievo. Non ha più senso rimanere, voliamo pure a casa.
Maria Anna Chimenti