Giovedì 1 settembre l’Italia scenderà in campo nell’amichevole di Bari contro la Francia. Sarà la prima per Gianpiero Ventura sulla panchina della Nazionale, che però, non sembra sentire la pressione e anzi, ci scherza sopra tirando in ballo Antonio Conte. “Mi ha fatto l’in bocca al lupo, ormai parla un inglese perfetto (ride, ndr). Antonio mi porta fortuna, a Bari prima di me ha fatto cose importanti, in Nazionale ha fatto bene e allora io spero di dare continuità. Ora vediamo che succede al Chelsea, così fra un paio d’anni so dove andare, per questo sto lavorando sull’inglese. D’altronde a Bari non dico che ho fatto meglio ma comunque bene, speriamo in Nazionale di fare non dico meglio ma bene”.
BERARDI OUT – Per l’ex tecnico del Torino non c’è stato tempo di lavorare col gruppo per questo “ripartiremo da dove ha finito Conte, d’altronde con tre giorni a disposizione non c’è la possibilità di cambiare qualcosa. Ho convocato quasi tutto il gruppo che aveva fatto bene all’Europeo e aveva riportato entusiasmo. Certo, Zaza non gioca da tre mesi, così come Sirigu, ecco perché non sono qui”. Non ci sarà nemmeno Domenico Berardi e questo, alla luce delle ultime prestazioni offerte dall’attaccante del Sassuolo fa notizia. “Per queste partite – lui come El Shaarawy – non aveva la possibilità di essere utilizzato nel 3-5-2. In questo modulo non c’è spazio. Dipende dalle situazioni tattiche, inutile esserci se nel 3-5-2 non ci sono esterni offensivi o se nel 4-2-4 non ci sono ‘quinti’. Per questo vorrei fare non degli stage, ma dei raduni con quelli che non fanno il 3-5-2. Quando hai un’infinità di esterni offensivi sarebbe un peccato non utilizzarli”.
VERRATTI – Poi una digressione su Verratti e sul ruolo che andrà ad occupare nel centrocampo azzurro: “Con Marco abbiamo parlato. Ora nel Psg fa il trequartista e lui non è neppure entusiasta. In alcune partite si può utilizzare da metodista ma se ti mettono un giocatore da marcare e l’80% devi coprire, meglio che in certe partite fai il centrocampista. Verratti è stata una piacevole sorpresa perché parla di calcio, spesso i calciatori non lo fanno. Comunque ora abbiamo carenza di centrocampisti, senza contare gli infortunati Marchisio e Giaccherini. Ora dobbiamo adattarne alcuni, come fa il Milan con Bonaventura. Poi restano valide le parole d’ordine di Conte: organizzazione, compattezza del gruppo e disponibilità dei giocatori a essere squadra. Così possiamo ritagliarci uno spazio da protagonisti”.
DE ROSSI E BELOTTI – Altro protagonista della mediana azzurra è De Rossi che nell’ultima partita di campionato ha perso la fascia di capitano, con Spalletti che ha preferito affidarla a Florenzi, dopo il rosso rimediato col Porto. “De Rossi? Ci parlerò. Con me ci sarà un codice, d’altronde anche Conte lo aveva messo. Se in una squadra non ci sono regole e non le si rispetta, evidentemente non ci si tiene”. Infine titoli di coda su Belotti. “La scorsa stagione ha fatto un grande girone di ritorno e ora è partito benissimo, il futuro dipende solo da lui. Tra lui, Rugani, Romagnoli e Bernardeschi – che vorrei provare in un ruolo diverso – abbiamo tanti giocatori di ottima prospettiva. Ma fra il futuro e la realtà c’è di mezzo il campo”.
Michela Cuppini