«Occorre inserire l’autotrasporto tra le priorità dell’agenda politica». Con questa richiesta del segretario generale dell’associazione Claudio Donati si è concluso a Roma, la scorsa settimana, il secondo congresso nazionale di “Transfrigoroute Italia Assotir”, l’associazione delle imprese di autotrasporto che rappresenta oltre 3mila imprese che dispongono di 18mila veicoli e danno lavoro ad oltre 20mila addetti. L’incontro ha rappresentato l’occasione per riflettere sullo stato attuale del settore del trasporto e della logistica e sulle prospettive delle imprese di autotrasporto italiane, troppo spesso penalizzate dalla concorrenza estera che si avvantaggia grazie al costo inferiore del gasolio (-33 per cento), alla meno onerosa gestione del personale (-30 per cento) e alle meno costose spese generali (-30 per cento) rispetto all’Italia.
«Uno dei principali problemi del settore è rappresentato dall’intermediazione – continua Donati – che incide notevolmente sul costo finale del trasporto e rappresenta uno dei principali fattori di inefficienza del sistema, che, comprimendo i ricavi delle imprese di trasporto, incoraggia da parte degli imprenditori più deboli la violazione delle norme del codice della strada, delle ore di guida e dei costi minimi di sicurezza, con il miraggio dell’inseguimento di un’improbabile via di sopravvivenza».
Un settore che versa in gravi condizioni quello dell’autotrasporto, con 7mila imprese chiuse negli ultimi 15 mesi e 2mila in condizioni fallimentari ma che rappresenta una porzione significativa, pari al 7 per cento del Pil nazionale, riconfermandosi come un segmento strategico per il rilancio dell’economia italiana. ʻOccorre che la politica consideri l’autotrasporto come soggetto con pari dignità rispetto alle altre forze sociali e alle altre categorie come industria, commercio e finanza, con cui non un singolo ministro, ma il Governo nel suo insieme si confrontaʼ ha sottolineato Anna Vita Manigrasso, che da anni si batte per difendere la categoria e riconfermata con l’occasione alla presidenza di Assotir. ʻVogliamo che il Governo imponga il rispetto delle regole a tutta la committenza per evitare concorrenza sleale, che sia affrontata la questione dei costi minimi di sicurezza e proponiamo che gli autotrasportatori quando pagano le quote all’Albo possano decidere quale associazione sostenereʼ. Nell’autotrasporto operano oltre 100mila imprese e da esso dipendono le sorti di oltre un milione di famiglie. Secondo i dati dell’I.R.U., l’organizzazione dei trasporti su strada nel mondo, ogni giorno in Europa si trasportano 100 chili di merce per abitante: l’85% dei prodotti trasportati viaggia su ruote. Facile immaginare cosa accadrebbe se tutto l’autotrasporto italiano si fermasse.
Daniela Gabriele