Mia Shipon, 35enne del Bangladesh, morto in seguito a un incidente stradale in via Palmiro Togliatti, avvenuto il 17 luglio scorso, lascia moglie due bambini nel suo paese. «Era qui in Italia per lavorare, come venditore ambulante» è quanto afferma Wadud Miah – detto Johny – presidente dell’omonima associazione di volontariato per immigrati, avente sede al quartiere Esquilino in Roma.
L’appello dell’ Associazione Volontariato Johny è rivolto all’ambasciata italiana in Bangladesh in Italia e ovviamente a quella in patria, per permettere alla signora Mita Mia, rimasta vedova del marito, oggi residente nella città di Madaripur, con due bambini a carico, di raggiungere l’Italia – mediante un visto apposito – e procedere legalmente ai fini di un eventuale risarcimento danni.
Risarcimento che sarà erogato ai famigliari della vittima solo quando saranno accertate le cause del sinistro e si potrà finalmente procedere legalmente, come sottolinea l’avvocato Nicolino Sciarra.
Il presidente Johny conclude dicendo che «l’Italia è un grande paese e insieme al Bangladesh si potrebbe concretizzare un gesto umanitario a carattere internazionale». ML