Circa 500 i credenti provenienti dalla Romania: laici, suore, preti. In molti direttamente da Roma, vicino ai loro vescovi hanno partecipato in questi giorni al Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco.
Nel primo giorno il Vescovo di Bucarest Ioan Robu all’ omelia nella Basilica di San Pietro ha ricordato che «la Porta Santa è un simbolo del nostro passaggio davanti Cristo e per Cristo. In questo tempo dobbiamo meditare l’ amore di Dio, l’amore che ci consola e ci dà speranza. L’itinerario interiore è fare un nuovo passo, un viaggio nuovo della vita quotidiana». Intensità interiore per ottenere l’indulgenza nella Basilica del Centro di tutto il Cristianesimo.
«Con il Signore la misericordia è grande e con Lui la redenzione. La redenzione indica la più grande liberazione per tutta l’umanità, il nuovo stato di vita alla quale siamo chiamati e ci innalza alla possibilità di essere figli di Dio. La nuova vita fatta di amore, pace e gioia. Tutto ciò che Egli ha assunto è stato redento» sono state le parole di Papa Francesco all’udienza in Piazza San Pietro. La conclusione con il consueto angelus di domenica dove si è potuta vivere un emozione unica ‘da cristiani uniti’ nella preghiera in piazza e con il pensiero ai loro cari in Romania, all’ appello del Papa: «Saluto i fedeli dalla Romania» è stato il momento straordinario della testimonianza della Chiesa Universale insieme con i Vescovi e con Papa Francesco.
Dascalu Maria