Nel Lazio, come tutti gli anni, è partita, con l’inizio del mese, la campagna Ottobre Rosa, per la prevenzione del tumore al seno attraverso mammografie gratuite nelle strutture aderenti.
Questa volta, l’offerta della Regione Lazio, per la diagnosi della patologia, si amplia ed effettua la prestazione della mammografia, in regime di screening gratuito, anche alle donne fuori fascia di età tra i 45-49 anni (rappresentante il 30% delle vittime) e 70-74 anni, che non rientrano solitamente nei percorsi organizzati dal Sistema Sanitario Nazionale rivolti alle donne nella fascia di età tra i 50 e i 69 anni.
Il tumore alla mammella rappresenta ancora una delle principali causa di morte per la popolazione femminile: in Italia 50.000 nuovi casi previsti per quest’anno. L’intervento di sanità pubblico è determinante nel raggiungimento degli obiettivi rivolti a fascia di individui a rischio per la riduzione e/o la mortalità dovuta alla greve patologia che colpisce il seno. Oggi si può guarire dal tumore al seno: la percentuale stimata di riuscita è dell’80-85%, aumentando le diagnosi precoci si potrebbe arrivare al 95%. Al via quindi le prenotazioni per le sedute di screening oncologico. Le mammografie consentono proprio prevenzione e diagnosi precoce affinché, individuando tempestivamente un tumore, si possa intervenire con percorsi di cura mirati e decisivi per debellarlo.
Il programma preventivo oncologico contro il tumore al seno segue i criteri e le modalità riportati nel Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, insieme alla medicina preventiva dedicata ai tumori del collo dell’utero e del colon retto.
Oltre che sui siti web predisposti, i media, le ASL, i Medici di Medicina Generale, le Farmacie e le Associazioni di Volontariato sono stati mobilitati per sostenere, implementare e divulgare la campagna informativa anche con opuscoli e locandine esaustivi.
I risultati della campagna regionale Ottobre Rosa, riguardanti il periodo d’azione dell’edizione dello scorso anno, sono indicativi e promettenti: a fronte di 7.345 prestazioni di screening effettuate gratuitamente sono stati scoperti 56 tumori maligni della mammella. In un quadro più ampio, abbracciando tutto il 2015 e considerando le donne invitate ad effettuare gli screening oncologici gratuiti organizzati – inclusivi di mammografia, ecografia e visita senologica -, si è giunti ad identificare 500 tumori maligni operati in seguito nei centri regionali preposti all’uopo. Ciò significa che, nonostante l’incidenza in salita della patologia suddetta, questa può essere ostacolata. La chiave di volta è rappresentata dalla prevenzione. Basta digitare il Numero Verde per prenotare una mammografia. Non costa nulla farla.
Nel frattempo, il colore rosa della campagna contro il tumore al seno non si ferma e va oltre i confini regionali, con nomi e testimonial diversi, conquistando spazi nazionali e internazionali.
Il colore rosa della prevenzione non conosce limiti e dilaga nel mondo, tra soggetti pubblici e privati, coinvolgendo stati, associazioni e organizzazioni che si prodigano in progetti di ricerca e manifestazioni di ogni genere e fattura, da illuminazione di monumenti simbolo a concerti, meeting, interventi sanitari e maratone.
Il colore rosa della sensibilizzazione per la prevenzione del cancro al seno vede tutti stretti, uniti e protesi verso un unico obiettivo, quello di assicurare a tante donne il meglio della vita: viverla.
Maria Anna Chimenti