Daniele Bello torna, come promesso, in libreria con questo esperimento letterario: I Promessi Elfi, edito da Astro junior, un’interessante rivisitazione in chiave fantasy del celeberrimo romanzo storico di Alessandro Manzoni.
I grandi classici della letteratura, si sa, vengono oggigiorno ripresentati in varie rivisitazioni, e I Promessi Sposi non è stato immune a tale tendenza. Questa che leggerete è la storia d’amore tra Rethyus e Lusien, del chierico Avundius, di Sir Roderick, di padre Cristoff e dell’Innominabile. È la storia che tutti noi conosciamo, in un fiabesco regno incantato molto più vicino di quanto crediamo. Come nell’opera originale, i suoi cardini caratterizzanti sono l’amore, la fede, la perenne lotta tra bene e male e la giustizia, arricchiti con una saggia dose di avventura e magia tipiche di ogni fantasy moderno. Ed ecco che i due innamorati, pur di coronare il loro sogno d’amore, si dividono per partire alla ricerca dei quattro artefatti che porranno fine al regno di terrore del crudele imperatore Fernycus; una missione, una scelta che porterà beneficio al popolo intero. E il bene superiore, come sempre, trionferà.
Scritto con stile narrativo sobrio e semplice, l’autore ha saputo condensare in poche pagine tutto ciò che il Manzoni voleva tramandarci con la sua opera. Interessante, per non dire brillante, l’idea di stabilire un immaginario legame con I Promessi Sposi, con il messaggio scritto nelle ultime pagine, come a voler dire che ora state sfogliando la storia autentica, e non una discutibile “trasposizione umana”… che tuttavia ha saputo appassionare intere generazioni.
I Promessi Elfi, in definitiva, non è soltanto l’ennesima rivisitazione di un grande classico. È un interessante e curioso punto di vista sulla celebre vicenda, che non mancherà di stupire tutti gli appassionati del genere.
Trama, descrizioni e idea meritano 5 stelle su 5.
Intervistato per l’occasione, ecco cosa racconta:
Come nasce “I promessi elfi”?
Un’idea semplice e geniale, partorita nelle stanze della mia Casa Editrice: quella di riscrivere i classici in chiave fantasy. Un modo divertente per rivivere gli antichi tesori del passato.
Qual è il tuo legame con il grande classico che ti ha ispirato per questa trasposizione?
In realtà durante gli anni del Liceo non ero un cultore di Manzoni. Anzi, ad essere sinceri ero un accanito detrattore dei Promessi Sposi. Poi, con il tempo, ho imparato ad apprezzarne meglio l’arte e la prosa: e prova ne è il fatto che mi è rimasto talmente impresso da vere voglia di riscriverlo.
A parte I promessi sposi, quale altro grande classico consiglieresti di leggere?
Senz’altro la Divina Commedia. Chissà che un domani non decida di scriverci una parodia…
Leggi il mio libro perché…
…perché è l’occasione per chi ha già letto I Promessi Sposi di riviverla in maniera gioiosa e fantasiosa. Per chi, invece, non ha avuto ancora l’occasione di avvicinarsi a Manzoni (mi rivolgo soprattutto ai giovanissimi) può essere il modo di avvicinarsi ai grandi classici con un approccio fiabesco e, per così dire, leggero; secondo la famosa logica dell’imparare divertendosi.
Cosa bolle in pentola per il futuro?
Sto per ultimare un grosso lavoro di traduzione di un classico eterno: l’Iliade. Per dopo? Chissà che non ci scappi un altro fantasy!
Cercalo qui: http://www.mondadoristore.it/I-promessi-elfi-na/eai978889976828/