Il 4 dicembre 2016 si svolgerà il referendum popolare confermativo previsto dall’articolo 138 della Costituzione sulla suddetta legge costituzionale.
La riforma dispone, in particolare, il superamento dell’attuale sistema di bicameralismo paritario, riformando il Senato che diviene organo di rappresentanza delle istituzioni territoriali; contestualmente, sono oggetto di revisione la disciplina del procedimento legislativo oltre alla soppressione del CNEL.
Proposte di modifica rilevanti riguardano anche il Titolo V della Parte seconda della Costituzione sulle competenze e sul rapporto tra Stato e Comuni.
Saranno riportate in capo allo Stato alcune competenze come il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, l’ordinamento delle professioni e della comunicazione, il sistema nazionale e il coordinamento della protezione civile. Anche la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionali dell’energia, la gestione dei porti e aeroporti civili di interesse nazionale e internazionale non saranno più di competenza dei Comuni. Inoltre, su proposta del governo, la Camera potrà approvare leggi anche nei campi di competenza delle Regioni quando prevarrà la tutela dell’interesse nazionale.
Due servizi trasmessi dal programma La Gabbia di La7 alcuni anni fa anticipavano quello che sta per accadere oggi. Il nuovo Titolo V della Costituzione apre le porte alla privatizzazione di aziende locali di utilities che «verranno espropriate a comuni e regioni».
di Fabio Galli