Crepe e cornicioni caduti nella basilica di San Paolo a Roma in seguito al terremoto avvertito questa mattina alle 7.40 nella stessa zona tra Perugia e Macerata. Secondo quanto riporta l’Ansa, la basilica è stata chiusa per effettuare le verifiche. Segnalato anche il distacco di uno dei supporti che tiene un grosso candelabro. Sul posto vigili del fuoco e polizia. Verifiche anche nella basilica di San Lorenzo a Roma per frammenti di calcinacci caduti nella navata.
Chiuso un tratto della tangenziale di Roma, da scalo di San Lorenzo a viale Castrense in direzione San Giovanni per verifiche tecniche sulla strada. Lo si apprende dalla polizia municipale. Chiusa momentaneamente anche via Flaminia, da via Fracassini a via Canini per la caduta di cornicioni. I vigili urbani sono anche in via Caravaggio per un edificio che presenta lesioni.
Per “verifiche tecniche” dopo il terremoto, il servizio sulla metro A, B e B1 di Roma è “momentaneamente sospeso”. Lo annuncia il profilo Twitter di Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma. Sulla metro C si segnalano “lievi ritardi” per lo stesso motivo. Verifiche sono in corso sul Colosseo e sull’intera area archeologica di Roma in seguito al terremoto che questa mattina ha colpito il centro Italia. Al momento non si riscontrano conseguenze.
Inoltre un ascensore fortunatamente vuoto è precipitato in un palazzo di via Bartolomeo Cristofori, in zona Marconi a Roma, dopo la scossa di terremoto.
Ad Amatrice invece, in seguito alla scossa, si registrano nuovi crolli.
La forte scossa è stata avvertita anche in tutto l’Abruzzo.
Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, dopo il crollo del palazzo del benzinaio in via XX Settembre e i danni ai puntellamenti di alcuni palazzi di via Sant’Agostino e corso Federico, conseguenze del terremoto di magnitudo 6.5 di stamane, ordina la demolizione della struttura che ospitava il distributore Agip e la chiusura delle tre strade
Qualche danno sparso nella zona di Vasto, Montereale e Valle Castellana, dove numerose case già lesionate sono state ulteriormente danneggiate e/o parzialmente crollate. Le persone non vogliono tornare a casa e vogliono le tende.
Tuttavia i sismologi, non riescono a prevedere se ci sarà un seguito addirittura più potente del magnitudo 6.5 verificatosi stamane in tutto il Centro Italia e avvertito anche in Alto Adige e nella zona austriaca.