«Lavorare insieme ci porterà alla ricostruzione della nostra nazione e al rinnovamento del sogno americano. E’ il momento di unirci e superare le divisioni. Sarò il Presidente di tutti gli americani», ha dichiarato commosso il tycoon americano.
Il miliardario Donald Trump, 70 anni, dopo una campagna elettorale alquanto controversa e scandalistica,- che non ha risparmiato colpi di scena e faccia a faccia senza esclusione di colpi da parte di entrambi i canditati alla Presidenza degli Stati Uniti d’America, dopo un lungo scrutinio da cardiopalma, ha trionfato alle elezioni diventando il 45esimo Presidente americano conquistando 290 grandi elettori contro i 218 della rivale Clinton. Significativo anche il sostegno dei social media pari al 69%%.per Trump contro il 31% per l’ex first Lady.
Così la notte tra martedì 8 e mercoledì 9 novembre è stato un continuo susseguirsi di notizie, exit poll e risultati provvisori nei vari Stati e alle 8 del mattino è stata ufficializzata la notizia della conquista della Casa Bianca da parte di Donald Trump, queste le prime parole del Presidente neo-eletto, dal quartiere generale dei repubblicani al Midtown Hilton Hotel di New York : «Mi dispiace avervi fatto aspettare..[..].. Ora dobbiamo cicatrizzare tutte le ferite, il popolo americano è uno solo e deve essere unito..[..].. nessuno resterà indietro, nessuno verrà dimenticato» e poi rivolgendosi a chi ha sostenuto la democratica Hillary Clinton:« Dobbiamo esserle grati per quanto ha fatto per il nostro Paese . Non biasimo chi non mi ha votato, mi rivolgo a voi per sapere come unirci..[..]. Il nostro è stato un movimento di milioni di donne e uomini che lavorano duro per il proprio paese per un futuro migliore per se stessi e le proprie famiglie» ed ha poi proseguito: «Creeremo qualcosa di fantastico, ogni singolo americano vedrà realizzato il proprio potenziale. Ricostruiremo ponti, autostrade, tunnel e ospedali, i dimenticati e gli ultimi non lo saranno più. Creeremo, in questa fase di ricostruzione, milioni di posti di lavoro e ci occuperemo dei nostri eroi, dei veterani, che tanto hanno dato al nostro paese. Creeremo un progetto di rinnovamento e crescita nazionale, sfruttando i nostri grandi talenti. Abbiamo un piano economico incredibile, raddoppieremo la crescita e diventeremo la più forte economia del mondo. Intesseremo nuove e diverse relazioni, non c’è sfida che possa mettere in pericolo il nostro futuro, dobbiamo riprenderci il destino del nostro paese. Rivogliamo indietro i nostri sogni e terremo sempre al primo posto gli interessi americani, andando d’accordo con tutti i paesi del mondo e vogliamo una base comune con loro, non ostilità. Ringrazio i miei genitori che mi guardano dall’alto, ho imparato così tanto da loro, sono stati eccezionali. Le mie sorelle, i miei fratelli, una grande famiglia. E mia moglie Melania, Don, Ivanka, Derek, Tiffany, Barren». Poi rivolgendosi al suo team: «Che gruppo fantastico che ho avuto, mi avete aiutato tanto. E tutti voi, abbiamo un’enorme base. Persone straordinarie nel loro lavoro. Ringrazio loro e ringrazio in modo particolare Rudy Giuliani, che ha viaggiato con noi. Non cambia mai. E il governatore Chris Christie..[..].. Inizieremo subito a lavorare per il popolo americano, sarete fieri del vostro presidente».
Dopo un lungo elenco di ringraziamenti alla fine del suo discorso, tra i tanti applausi, il 45esimo Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, ha così concluso : «..[..]. And I love this country. Thank you. Thank you very much. Thank you to Mike Pence. Thank You». (Amo questo Paese. Grazie. Molte grazie. E grazie a Mike Pence e a voi tutti).
di Daniela Paties Montagner