Se veramente a 22 anni sia stato straziato da alcol e droga, ancora nessuno può dirlo con certezza. Neanche la madre Carlotta Mattiello, distrutta dal dolore, che ha più volte già dichiarato: “Quelli non erano i suo amici”, forse anche perché il telefono ha squillato più volte alle chiamate della donna “mentre lui stava male, perché nessuno ha risposto”?
Saranno gli esami autoptici a fare chiarezza sulla morte del giovane rapper Vittorio Bos Andrei, in arte Cranio Randagio, trovato senza vita nell’appartamento di un suo amico, nella notte tra venerdi e sabato scorsi. Aveva partecipato a una festa dove, stando ai fatti riportati dalle forze dell’ordine, sono girati alcol e droga.
L’esame sarà svolto dal professor Antonio Oliva, medico legale dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma che stamane riceverà formalmente incarico dal magistrato. Previsti anche test tossicologici i cui risultati, a quanto si apprende dall’ospedale, non saranno immediati.