ROMA – Dopo un trentennio di attività il sito di Malagrotta è stato abbandonato. I rifiuti dell’Urbe verranno temporaneamente dirottati a Bracciano.
Il prefetto-commissario Goffredo Sottile ieri ha disposto «in via immediata e urgente l’utilizzo fino al 31 dicembre 2013 dello spazio di conferimento disponibile presso la discarica di Bracciano, località Cupinoro, nel limite della volumetria massima di 20.000 tonnellate per lo smaltimento dei rifiuti urbani trattati provenienti dai comuni di Roma Capitale, Fiumicino, Ciampino e Stato Città del Vaticano».
Sottile ha dichiarato: «è una soluzione che si affianca a quelle già in essere. Anche se la maggior parte dei rifiuti andranno fuori dal Lazio, tutto è utile e tutto concorre a risolvere il problema, anche ai fini economici. Il provvedimento è stato assunto sia in considerazione della situazione di necessità pubblica conseguente alla chiusura della discarica di Malagrotta sia perché occorre, nell’immediato, individuare una soluzione pur provvisoria che concorra a garantire lo smaltimento dei rifiuti urbani trattati nel preferibile rispetto del principio di prossimità».
I costi delle operazioni di trasporto si aggireranno intorno agli 83 euro a tonnellata. Al prezzo di 60 euro a tonnellata previsto dalla società che gestisce l’impianto di Bracciano, infatti, andranno aggiunti una tariffa applicata del 10% come “Ristoro al Comune di Bracciano”, 3,098 euro a tonnellata come “Tributo speciale Regione Lazio” e altri 13,925 euro a tonnellata per la gestione del rifiuti una volta chiuso lo spazio disponibile.
Nel tardo pomeriggio ai microfoni di Radio Città Futura l’assessore all’Ambiente Estella Marino ha parlato dell’altra contestata discarica di Falcognana evidenziando: «Ad oggi, non so se utilizzeremo la discarica di Falcognana perché, probabilmente, se siamo riusciti a mettere in piedi strade diverse, non è detto che ce ne sia bisogno».
Mentre il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, ha tranquillizzato gli abitanti del piccolo paese affermando: «Bracciano non sarà assolutamente la discarica di Roma: c’era un bando ed è stato rispettato un discorso istituzionale, non c’è alcuna vendita della Bracciano Ambiente ne di terreni. Una volta finita la volumetria a disposizione fine, stop, discorso chiuso».
Ernesto De Benedictis