La tradizionale messa in municipio, che da sempre è momento di avvicinamento tra istituzioni e singolo – sociologicamente si può parlare di tensioni e conflitti che per un momento si appianano – quasi si stemperano – grazie a quel rito celebrativo di appartenenza comune, capace di re-inglobare ogni cosa nella comunità. Questa deriva quasi iconoclasta del M5S rischia di trasformarsi in un ragionamento contorto ma soprattutto pericoloso, che potrebbe ledere addirittura la libertà del singolo
“Il Movimento 5 Stelle che guida il Municipio XIII ha deciso di cancellare la tradizionale messa di Natale per dipendenti e cittadini, e di rimpiazzarla con un incontro per il dialogo interreligioso con diversi esponenti religiosi e i dipendenti del Municipio presso la sede municipale stessa. E’ questa la proposta che verrà portata martedì in aula consiliare a firma del capogruppo grillino, che tra le motivazioni parla di ‘consuetudine’ di un ‘credo religioso in particolare’ che ‘ogni anno si tiene ‘in occasione delle festività natalizie’. Un’assurdità tutta made in M5S, di cui non solo nessuno sentiva l’esigenza, ma che addirittura offende chi quella consuetudine, come la definiscono i grillini, la fa sua e la rinnova ogni anno perché crede profondamente in una confessione. La messa di Natale è un momento di unione per tutto il Municipio, non esclude nessuno perché aperta a tutti, e rappresenta un momento di ritrovo, raccoglimento e unione di un’intera comunità. Gli astrusi riferimenti alla Costituzione e alla libertà religiosa come diritto inalienabili dell’uomo contenuti nel testo del documento ad avvalorarne l’impegno, sono solo l’espressione dell’ignoranza di chi la propone. Infatti, proprio perché la sede del Municipio viene offerta a tutti, questi diritti sono garantiti; invece negandola a una comunità si proibisce automaticamente a quella comunità di accedere ai diritti universali. E’ poi sconfortante constatare come tra gli atti prioritari dell’amministrazione grillina si perda tempo dietro a queste battaglie di retroguardia dal sapore di cortina sovietica, piuttosto che impegnarsi per risolvere le reali esigenze quotidiane dei cittadini. Ma forse sta proprio qui il problema: l’incapacità e l’inettitudine dei grillini nell’amministrare il territorio si risolve nel rincorrere atti assolutamente inutili se non deleteri per la cittadinanza”.
E’ quanto dichiarano Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia e Marco Giovagnorio, capogruppo Fdi in Municipio XIII. M.L.