Niente da fare per il Pescara di Oddo che si arrende sul 3-0 allo Juventus Stadium contro la capolista bianconera, chiamata a rispondere immediatamente al segnale chiaro mandato poco prima dal Napoli, vittorioso per 2-1 nella trasferta friulana.
Un inizio coraggioso per gli abruzzesi che hanno affrontato a viso aperto nei primi minuti di gioco i padroni di casa. Equilibrio dettato dal pressing alto e da un buon possesso palla. L’occasione della vita arriva sui piedi di Caprari, che dopo essersi smarcato agevolmente dalle grinfie di Rugani, spedisce sul fondo il pallone colpito in volèe a pochi passi dal portiere Neto.
La retroguardia pescarese tuttavia, riesce a controbattere le trame offensive della banda Allegri.
Ci pensa Sami Khedira a rompere gli equilibri al 37′ minuto, mandando in frantumi il castello costruito da Massimo Oddo.
Nel secondo tempo, il copione non sembra cambiare più di tanto. Il Pescara prova a costruire manovre offensive efficienti ma senza successo.
Non è Higuain a chiudere i conti, traversa permettendo, ma il croato Mandzukic che porta la Juve sul 2-0. Da lì, nonostante l’ingresso di Simone Pepe, applauditissimo dagli ex tifosi bianconeri, il Pescara non riesce più a ricollocarsi con ordine in campo.
Il 3-0 finale arriva puntuale al 69′, con il discusso Hernanes. Destro violento e preciso dai 30 metri, l’esperto Bizzarri non può nulla, colpevole questa volta la difesa per lo spazio concesso.
Passerella anche per l’ingresso storico in Serie A del primo calciatore nato nel 2000, Moise Kean.
Gli uomini di Oddo escono a testa alta dallo Stadium dopo il 3-0, consapevoli che si poteva fare ancora di più.