90 feriti e fermi per 26 persone, ma secondo il Pd c’erano infiltrati
Roma – Traffico in tilt, commercianti infuriati perché l’assedio del centro ha fatto perdere l’ottanta per cento degli incassi, vetrine, bancomat e palazzi danneggiati. Mezzi delle forze dell’ordine e dell’Ama in fiamme, devastati gli autobus, cinquemila corse saltate. « I danni sono ingenti: si parla di circa 20 milioni di euro» afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno; solo l’AMA ne denuncia 450 mila. Gli interventi sulla segnaletica e sul manto stradale e la rimozione dei veicoli incendiati dai manifestanti ieri nel centro di Roma, messo a ferro e fuoco nella protesta di piazza contro il governo, ha messo a dura prova molte strutture del Comune di Roma la scorsa notte. Due nuclei della Polizia municipale, che operano presso il Gabinetto del sindaco, guidati dal comandante Angelo Giuliani, hanno coordinato le operazioni di ripristino dell’area compresa nel Tridente; della squadra hanno fatto parte anche personale dell’AMA, del XII Dipartimento e alcune ditte di manutenzione stradale. Questo per quanto riguarda i danni materiali. In più circa 50 agenti e 40 manifestanti sono stati feriti.
Alemanno ha annunciato che Roma Capitale si costituirà parte civile contro gli autori dei danni, e la procura ha chiesto ai gip la convalida dei fermi e l’emissione di misure cautelari per le 26 persone fermate nel corso degli scontri, tutti di età compresa tra i 18 e i 37 anni e quasi tutti romani. Hanno trascorso la notte in celle di sicurezza e in mattinata sono stati trasferiti nel carcere di Regina Coeli. Lesioni e resistenza a pubblico ufficiale i reati contestati, per il momento a tutti gli indagati, ma i titolari degli accertamenti, il procuratore aggiunto Pietro Saviotti ed il sostituto Silvia Santucci, stanno esaminando ciascuna posizione al fine di circoscrivere le singole responsabilità.
Il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, parla di «azioni squadriste», la presidente della Regione, Renata Polverini di «disordini inaccettabili», e il premier Silvio Berlusconi si sfoga a Mattino Cinque: «Quella di ieri non è stata una manifestazione di libertà è stato un attacco di bande di teppisti organizzate che hanno provocato incidenti ripresi dalle televisioni di tutto il mondo che buttano una brutta immagine sul nostro Paese e che non possiamo assolutamente accettare che avvengano».
Ma il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, ha denunciato la presenza di infiltrati «che hanno messo a rischio i manifestanti e le forze dell’ordine. Chi li ha mandati? Chi li paga? Cosa devono causare? Chiediamo che il ministro dell’Interno Maroni venga in aula la prossima settimana». E Roberto Maroni poco dopo si è limitato a dire che riferirà prossimamente alla Camera ed al Senato. Alessia Forgione