di Valerio Chiocchio
Nella giornata di ieri i profili Twitter e Facebook di Lercio – sito divenuto famoso per il carattere assolutamente parossistico, fantasioso e ironico delle “notizie” divulgate, motteggiando la grafica e la titolazione “urlata” del quotidiano Leggo – hanno pubblicato un’ (ovviamente falsa) ultim’ora provocatoria che riguarderebbe la più antica istituzione linguistica italiana:
«[ULTIM’ORA] L’Accademia della Crusca si arrende: “Scrivete qual è con l’apostrofo e andatevene affanculo”».
L’annuncio, dopo la pubblicazione sulla propria pagina Facebook, è stato diffuso su Twitter e un utente scrupoloso interpella la Crusca, chiedendo conferma. L’accademia sta al gioco e risponde con un secco “no”, linkando la pagina del sito ufficiale dell’Istituzione dedicata all’esatta grafia di qual è.
Non è la prima volta che Lercio tira in ballo la prestigiosa accademia di linguistica e filologia italiana: a gennaio su Lercio.it è apparso un articolo, a firma Il Democritico, in cui la Crusca avrebbe ammesso l’inesistenza del congiuntivo italiano nella nostra lingua e che sarebbe stato bensì un mero artificio, creato ad hoc nell’Ottocento «sull’onda del crescente movimento operaio» e che «l’Accademia fu incaricata di introdurre nella Lingua italiana costruzioni grammaticali in grado di ostacolare l’emancipazione culturale delle classi popolari». Al 9 luglio risalirebbe invece un’altra notizia shock, secondo Lercio, relativamente alla nostra grammatica: la Crusca avrebbe ammesso che il futuro non esiste. Al 2 agosto risale invece la divulgazione della notizia secondo la quale il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia avrebbe annunciato l’abrogazione del congiuntivo, specificando che «le nostre leggi sono troppe e incomprensibili anche e soprattutto a causa del congiuntivo: l’abolizione di questo micidiale modo verbale è un significativo passo avanti verso l’accessibilità della nostra lingua. In Italia siamo tutti linguisticamente disabili ed è ora di abbattere la barriera architettonica del congiuntivo».
Tirata in ballo per una quarta volta, l’Accademia della Crusca, dal suo profilo ufficiale, oltre che il più bel fior “ne coglie” anche la provocazione e guadagna la simpatia degli internauti.