Ha sfilato oggi per le strade di Roma il corteo degli ‘antagonisti’ per dire no alle politiche di austerità. Solo due i momenti di tensione. Anonymus nelle ore della manifestazione è stato responsabile del boicottaggio di quattro siti istituzionali
di Marco Caffarello
Molto rumore per nulla’, direbbe Shakespeare. Dopo che nella giornata di ieri sono stati ritrovati manganelli, biglie di piombo, bottiglie e cinque ragazzi francesi sono stati estradati perchè sospettati di appartenere al gruppo filoanarchico dei Black Block, oggi infatti si temeva per il peggio. In una Roma blindata, con i trasporti dimezzati visto la chiusura di quattro stazioni metropolitane, e dalle vetrine dei negozi chiuse, il temutissimo corteo degli ‘antagonisti’ non ha lasciato dietro di sé né devastazioni né vandalismi, dimostrandosi al contrario, e fortunatamente, un corteo pacifico e ballerino. La manifestazione, voluta da numerosi gruppi autonomi come i No Tav, il comitato di ‘lotta per la casa‘, movimenti studenteschi, centri sociali ed associazioni di operai, ha sfilato per le strade di Roma in assoluta tranquillità, protestando contro le politiche di austerity adottate dal governo, le politiche di pressione fiscale e il forte disagio occupazionale di cui soffre la nostra società e i giovani in particolare. In linea, dunque, con quanto gridato ieri dagli iscritti ai sindacati Cobas e Usb che per le stesse ragioni hanno ieri manifestato. Il corteo è partito da San Giovanni, resa per l’occasione un vero accampamento, viste le numerose tende montate da quanti venuti da fuori hanno là trascorso la notte, in realtà in ritardo rispetto a quanto annunciato.
Sarebbe dovuto infatti partire dalla piazza alle ore 14:00, sennonché i numerosi controlli delle forze dell’ordine agli ingressi della città, fermando quindi molti di quei pullman carichi di manifestanti, ne hanno di fatto impedito il puntuale avvio.
A guidare il corteo i gruppi No Tav, meno numerosi di quanto ci si aspettasse, i Muos-No Expo, ed alcuni gruppi di migranti che invece chiedono l’abrogazione dell’attuale legge Bossi-Fini. Poche le sigle, molti gli Slogan. Due i soli momenti ad alta tensione, ma non si esclude che al momento possano verificarsene degli altri. Il primo, alle ore 17:45, quando il corteo passava all’altezza di Piazza Vittorio, nei pressi della sede di Casapound a via Napoleone III, dove sarebbe sorto un lancio di bottiglie da parte dei militanti di estrema destra nei confronti dei manifestanti e delle numerose forze dell’ordine presenti a presiedere la zona. I militanti di Casapound sono stati, tuttavia, prontamente allontanati, scongiurando così un contatto diretto con il corteo.
Un secondo si è avuto ancora a via XX Settembre, nota ai romani per essere la via dove ha la sede il Ministero dell’Economia e delle Finanze, un obiettivo per sua natura sensibile. Nei pressi del Ministero si è infatti verificato quello che forse si costituirà il momento ‘più caldo’ dell’intera manifestazione: uno scontro tra un gruppo di manifestanti e la Guardia di Finanza piantonata a difesa dell’Istituto. Ne sono seguiti lanci di petardi verso i mezzi blindati e cariche della Finanza. Si segnalano dei fermi, così come alcuni cassonetti dati alle fiamme sopratutto in via Goito e via Sallustiana,e l’assalto ad un banca in via Boccompagni.
Nonostante ciò, la stragrande maggioranza delle gente ha continuato a marciare pacificamente e con la compagnia della musica e delle danze, passando per via Castro Pretorio, la cui stazione metro era chiusa, per poi arrivare a P.zzale di Porta Pia, dove il corteo si è concluso.
Ma c’era oggi un manifestante che nessuno ha potuto vedere, e che probabilmente nessuno conosce, né sa se è uno o più di uno: Anonymus. Anonymus è stato infatti nelle stesse ore responsabile del boicottaggio ed oscuramento dei siti istituzionali del Ministero delle Infrastrutture, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Corte dei Conti e della Cassa dei Depositi e Prestiti. Come a dire, la prossima rivoluzione sarà con un ‘click’.