Giovedì 24 ottobre, il Music Inn– storico tempio del Jazz dal 1971- inaugura con “Schola Romana” la prima di una serie di serate dedicate alla canzone d’autore tradizionale ed etnica, riarrangiata e riadattata “in chiave moderna”. Da un’idea di Davide Trebbi con la collaborazione di Edoardo Petretti e Tiziano Matera, l’antologia d’autore, di una Roma sparita e al tempo stesso connaturata nell’animo di chi ogni giorno l’attraversa.
Davide Trebbi, riprende un’efficace espressione di Cesare Pascarella che dice molto sul background culturale e lo spirito su cui si edifica l’ambizioso progetto di “Schola Romana”:
«La scoperta dell’America – Vedi noi? Mò noi stamo a fà bardoria: nun ce se pensa e stamo all’osteria. Ma invece stamo tutti ne la Storia»-. E dalla “Storia”, quella con la “S maiuscola”, non può che stemperarsi una forte tradizione:
il fine è -infatti- quello di valorizzare “la vera musica romana” e “non romanesca”, le vere canzoni della cittá e non gli stornelli che nascono da ben altre ispirazioni meno impegnate, più leggere e casuali.
Trebbi sottolinea questa fondamentale caratterizzazione: «musica romana perché é l’Urbe che la crea e l’Urbe che la glorifica al di là delle re-interpretazioni popolari» quasi a voler riconoscere un’identificazione poetica tra musica e città. E’ Roma la Musa Ispiratrice, oltre ogni variante.
Ecco perché si parla più radicalmente di “Musica Romana”: arte vera, poesia centenaria che nell’ultimo secolo ha fatto grande il canzoniere della Capitale. Non a caso ogni concerto si apre con l’evocativa “Nun je da retta Roma” (Trovajoli-Magni) e si conclude con la realisticamente moderna “Sora Rosa” (Venditti).
Si va così dalle storiche canzoni di Trovajoli, Balzani, Magni, Marino, Leonardo, Pizzicaria a quelle più recenti di Venditti, Rosso, Califano, Baglioni fino ad arrivare ai brani originali di Trebbi, Del Grillo, Migneco e Petretti.
Ospiti: Lavinia Mancusi, voce e chitarra; Stefano Migneco, chitarra e voce.
di Silvia Buffo