Aggressione stamane a un vigile urbano nella sede G.P.I.T. di Circonvallazione Ostiense a cui è stata staccata con un morso la falange del dito. E’ ora ricoverato all’Ospedale San Camillo. Il Comune di Roma si costituirà parte civile.
di Marco Caffarello
E’ successo stamane nella sede del Gruppo Pronto Intervento Traffico (GPIT) di circonvallazione Ostiense 191. Stando alla ricostruzione dei fatti un uomo sarebbe stato fermato con il suo scooter da due vigilesse in un posto di blocco, sennonché l’uomo invece di fermare ha provato ad investirle. A questo punto sono intervenuti altri vigili urbani che lo hanno prima bloccato e poi portato nella sede GPIT di via di circonvallazione Ostiense per interrogarlo. Una volta arrivati a destinazione l’uomo ha iniziato ad andare in escandescenza finendo per aggredire l’agente di polizia municipale Giuseppe Caracciolo, a cui ha staccato con un morso la falange di un dito. L’uomo non sarebbe, tuttavia, nuovo a tali gesti: risultano infatti a suo carico già tre denunce per aggressione. Per la cronaca l’agente Giuseppe Caracciolo è stato ricoverato d’urgenza prima all’Ospedale San Giovanni, in seguito all’Ospedale San Camillo, dove si trova attualmente. Sull’accaduto il Comune di Roma ha deciso di costituirsi parte civile: “Tali episodi di violenza sono inacettabili e fortemente rifiutati dalla nostra comunità cittadina. A nome di tutti i romani voglio comunicare all’agente e alla sua famiglia che il Campidoglio si costituirà parte civile contro l’aggressore. Auguri di pronta guarigione a Giuseppe Caracciolo.” Queste le parole che il sindaco Ignazio Marino ha riferito alla stampa, e poi ha aggiunto :” Questo gravissimo episodio mi induce a ritenere urgente il riconoscimento per la polizia locale delle stesse tutele previdenziali delle Forze di polizia nazionali. Non è pensabile che si usino due pesi e due misure per episodi analoghi.” Il caso di stamane ha rappresentato infatti anche l’occasione per una polemica nei confronti del governo, per le attuali politiche di tagli, da parte del SULPL, il sindacato della polizia municipale, qui nelle parole del segretario Stefano Giannini :”Grazie al governo che ci ha tolto la possibilità di fare causa di servizio, il collega sarà considerato malato come se avesse un raffreddore. Se lo Stato non ha questa necessità di tutela della sicurezza urbana, che si decida una volta per tutte di togliere la polizia locale italiana e di risparmiare sulla dignità dei lavoratori che ancora sacrificano la loro salute in cambio di nulla.”