“La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte…” questo l’inizio di una filastrocca popolare e diffusissima nel nostro Paese. La befana, la cara vecchina, brutta e vestita di stracci, ma anche tanto buona, che racchiude in se arcaico e moderno, sacro e profano, si presenta oggi nel pieno della tradizione ma anche piena di innovazione.
Dalle splendide e ammiccanti sexy Befane che la fanno da padrone in questi giorni sul web, alle agilissime e finte vecchine che scendono da elicotteri, deltaplani e paracaduti per la gioia dei più piccoli, corredate tutte dagli immancabili accessori: scopa, cappello e mantello.
Tra sacro e profano, antico e moderno, la Befana rappresenta un importantissimo incontro di cultura, religione e tradizione pagana. Molte sono le coincidenze che rendono la sua celebrazione unica. Esattamente dodici giorni dopo la nascita di Gesù infatti, si festeggia l’Epifania. Il termine deriva dal greco e significa “Illuminazione” “Manifestazione”. Secondo una leggenda cristianizzata, i Magi, nel loro viaggio verso Gesù, bussarono alla porta di una vecchina a cui chiesero indicazioni. Nonostante l’avessero invitata più volte a seguirli, la vecchina non si mosse, ma poi, appena furono andati via anche lei si incamminò per rendere omaggio al Bambino. La leggenda vuole che da quella notte, nella stessa data, la vecchina giri per il mondo alla ricerca di Gesù Bambino e lasci doni e dolciumi a tutti i bambini. Per la Chiesa di Roma, l’Epifania, è il giorno della presentazione, della manifestazione della divinità ai Magi. E in tutto il mondo cristiano si festeggia la ricorrenza. Anche nei culti pagani la notte tra il 5 gennaio e il 6 riveste particolare importanza dato che è la data che determina il solstizio d’Inverno, già celebrato dai Romani con il Sol Invictus: le festività natalizie sono l’interregno tra la fine dell’anno solare e l’inizio di quello lunare.
Qualunque sia l’origine, tutti i bambini il 6 gennaio attendono con trepidazione, di veder comparire dolcetti nelle loro calze appese e magari anche qualche piccolo gioco.
Passato e presente si fondono anche nelle manifestazioni e se a Roma, in Piazza Navona, girano le giostre dei cavalli e gli stand sono stracolmi di mele caramellate, ciambelle romane, torrone e carbone, a Viterbo si vince il record della calza più lunga sorretta da auto d’epoca e tante befanine, nel Trentino la vecchietta arriva sugli sci o in mongolfiera, a Nettuno un “valoroso” pompiere-befana si getta dalla torre del Comune e “volando” su tutta la piazza distribuisce dolci e caramelline. Una curiosità: in questo 2011 sono state vendute per l’Epifania, ben 300 tonnellate di carbone: che la vecchina con le scarpe rotte, lo abbia portato nella calza di ogni politico?
di Vera Iafrate