Un incontro simbiotico tra le poesie romanesche, la musica folk romana e la musica inglese e americana, ma ancor più un abbandonarsi nell’incanto della Città Eterna, cercando di saltare in continuazione tra passato e attualità. Questo è Lost in Rome, nuovissimo copione scritto da Pierpaolo Palladino su misura per un attore, romano doc, che proprio nella sua città ama perdersi, immergendosi nella sua anima più profonda: Angelo Maggi. Tradizione e contemporaneo tra note, versi, riflessioni vanno a braccetto in questa “chicca” teatrale che debutta in prima assoluta il 24 gennaio al Teatro Belli della capitale. Nel centro del centro di Roma, sul palco in compagnia della Banda dell’Uku (Fabrizio Sartini, Luca Sgamas, Luca Lepore) e della violinista Maddalena Fogacci Celi, Maggi adopererà le sue molteplici corde di performer, declamatore, cantante, narratore e, come ama definirsi, “doppiattore” (per citare anche il mestiere che quotidianamente lo vede alle prese in sala di doppiaggio prestando le voci ad alcuni tra i più acclamati interpreti internazionali), presentando al pubblico una sorta di viaggio onirico a bordo di una zattera che dal Tevere vola sui cieli di Roma, alla scoperta di angoli della città che non sappiamo più ammirare e di magagne temporanee che l’hanno modificata.
Tra sonetti, canzoni e passeggiate romane, lo spettacolo si dipana attraverso un repertorio che spazia da Romolo Balzani a Kurt Weill, da Carlo Rustichelli a Tom Waits, da Armando Trovajoli agli America. E ogni (ri)scoperta esplora nuove possibilità di ispirazione per l’articolo che il protagonista Lorenzo, un giornalista alla ricerca dell’anima di Roma, deve scrivere per il suo caporedattore.
Uno spettacolo che fa sognare, meditare, ricordare, condividere un’esperienza unica, sia essa quotidiana o di passaggio: quella di respirare la vita romana attraverso i suoi vicoli, monumenti, aforismi, racconti e melodie immortali.
Angelo Maggi, attore e doppiatore, debutta in teatro con Vittorio Gassman. Al cinema è il marchesino Pucci in “Sapore di mare”. Ha doppiato Tom Hanks in moltissimi film. E’ la voce di Robert Downey Jr. in tutta la saga di “Iron man’’ e l’inconfondibile e napoletanissimo Commissario Winchester de “I Simpson”. Solo il suo curriculum da doppiatore farebbe impallidire molti artisti nostrani. Una persona che conosciamo principalmente attraverso volti e gesti che non sono suoi si mette adesso, per l’ennesima volta, in gioco con tutto sé stesso.
Andrea Ardone