E’ della mattinata di ieri l’incontro casuale, nella metropolitana della Linea A, con un gruppo di ragazzi dell’Istituto d’Istruzione Superiore romano Niccolò Machiavelli – Liceo Statale sede di piazza Indipendenza, 7 – che ha portato alla luce il backstage della protesta, con confidenze e lamentele di notevoli disagi affrontati da studenti, collegio insegnanti, amministrativi e dirigenza scolastica in questa gelida seconda settimana di gennaio. Nessun mal comune mezzo gaudio. Dal brevissimo racconto – durante la tratta direzione Anagnina-Battistini – si è evinto che dalla ripresa degli orari dell’anno scolastico in corso, dopo la sosta delle vacanze natalizie, tutti i soggetti suddetti, indistintamente, si sono ritrovati a vivere situazioni impensabili e insostenibili dovute al freddo. E fu così che, venerdì 13, Niccolò Machiavelli si recò a Palazzo Valentini per il freddo.
A tal proposito, intorno alle 10.30, i ragazzi, appena ascoltati, sono scesi alla fermata Barberini per dirigersi in via IV Novembre, nel centro di Roma, a presidiare Palazzo Valentini – ex Provincia, oggi sede della Città Metropolitana di Roma Capitale e della Prefettura – luogo d’incontro per altri gruppi di studenti di diversi istituti scolastici nella medesima situazione o più drammatica.
La maggiorenne Alice Camilletti, una delle rappresentanti dell’istituto suddetto, venerdì, in serata durante la telefonata intercorsa, ha affermato che da cinque giorni, le temperature gelide, registrate a Roma, sono condivise e vissute all’interno dell’istituto di piazza Indipendenza mancante di riscaldamento nonostante vi sia stato un primo intervento dei tecnici già nelle ore dello scorso lunedì. E la ragazza ha continuato Nelle classi, durante le lezioni, alunni e professori sono costretti inutilmente a rimanere con giubbotti, sciarpe e cappelli per non soffrire il freddo. Alice ha sostenuto ancora che L’impianto è vecchio e in questo periodo, probabilmente a livello strutturale, non è in grado di garantire il servizio di riscaldamento sia nelle aule sia negli uffici sia nei locali di attività: caldaie e tubature non hanno requisiti idonei a scaldare l’edificio. Fa troppo freddo. L’azione di manutenzione, a quanto pare, non è stata risolutiva e ad oggi il problema sussiste (ndr riferito a ieri).
La chiacchierata con la rappresentante d’istituto è proseguita in un’interrotta sequenza di problemi generali del Niccolò Machiavelli, problemi purtroppo, luogo comune di altri istituti scolastici, senza discriminazione di grado e località: la Scuola del Paese subisce e paga i danni discendenti da una condizione di mala gestio perpetrata e insoluta da sempre, come dimostrano manifestazioni e incidenti recenti riportati dai media e sui social.
Al contempo, la priorità per Alice è il freddo. La studente, e rappresentante, conclude confidando, spero che lunedì prossimo, dopo l’incontro di oggi, si risolva tutto anche perchè nella prossima settimana è prevista una nuova ondata di gelo. Nell’attesa dei risvolti della vicenda, l’attenzione altrui, è per la citazione, posta sotto l’immagine del monumento di Niccolò Machiavelli – grande filosofo, uomo rinascimentale e autore de Il Principe – proprio nel sito web dell’omonima scuola superiore statale: Tanto nomini nullum par elogium (ovvero a così gran nome nessuna lode è pari), che risuona quasi sarcastica visti gli ultimi accadimenti.
Maria Anna Chimenti