MELOGRANO, PIANTA MEDICAMENTOSA…
La natura offre all’uomo, in ogni stagione, gli elementi e i nutrienti che più servono a garantire il suo benessere. I frutti della terra infatti hanno caratteristiche tipiche come ad esempio l’anguria nella calura estiva, che è eccezionale come idratante quando serve introdurre maggiormente liquidi e sali minerali o le albicocche, i meloni, le pesche che con il loro colore giallo assicurano il pieno di betacarotene, un elemento che garantisce la protezione dai raggi del sole, grazie alla funzione di stimolatore della melanina. In autunno, stagione che per le ridotte ore solari e le piogge porta l’uomo a stress psico-fisico, depressione oltre che ai primi malanni di stagione come i raffreddori e le temute influenze, Madre Natura ci regala frutti insostituibili e ben mirati, ricchi di sostanze fondamentali per il regolare funzionamento dell’organismo umano. In nostro soccorso arrivano arance e mandarini, mele, pere, uva cacki, ricchi di vitamine, sali minerali e proteine, ma il re dell’autunno è il prezioso Punica Granatum ovvero il Melograno, ricco di proprietà benefiche, vitamine A, B, C, E, K, fibre, zuccheri, flavonoidi, antiossidanti, potassio, manganese, zinco, rame e fosforo e molto altro. Il nome melograno, attribuito da Plinio il Vecchio, deriva dal latino malum (mela) granatum (con semi), infatti la sua forma tondeggiante lo fa somigliare ad una mela rossa e al suo interno contiene moltissimi grani, di color rosso vermiglio. L’origine del nome scientifico invece, Punica Granatum, indica la popolazione punica o cartagine, infatti il piccolo arbusto è originario dell’Asia sud-occidentale, diffuso nel bacino del Mediterraneo dai Fenici, Dai Greci e poi dagli Arabi. Allegro e vivace, la pianta del melograno viene utilizzata come ornamento nei giardini, che colora di verde acceso durante la primavera e l’ estate, con l’aggiunta di bellissimi fiori e poi frutti gialli e rossi durante l’autunno, per perdere poi le foglie in inverno ed assumere forme romantiche. Ma il massimo il melograno anche detto “pomo saraceno” lo da per le sue proprietà medicinali. Già Ippocrate lo esaltava definendolo “medicamentoso”, infatti nell’antica Grecia veniva utilizzato come antinfiammatorio e regolatore intestinale, date le capacità astringenti. Ma sono molte le capacità “medicamentose del frutto”:
Sistema cardio- vascolare: l’alta concentrazione di potassio regola l’equilibrio idro-salinico, ed ha un effetto diuretico, dunque drenante e detossinante. E’ un perfetto amico del cuore per l’alta percentuale di polifenoli in esso contenuti, preziosi per contrastare l’aterosclerosi e le malattie cardiovascolari. A concedere la palma di frutto salutare alla melagrana è un nuovo studio condotto dai ricercatori spagnoli dell’Istituto Catalano di Scienze Cardiovascolari e presentato al Congresso della Società Europea di Cardiologia. Coordinati dalla dottoressa Badimon, i ricercatori hanno testato gli effetti del farmaco, su di un gruppo di suini sottoposti ad una dieta ricca di grassi, gli effetti di una pillola che era un concentrato di sostanze antiossidanti ( il punicalagine è l’antiossidante maggiore ivi contenuto ) estratte dalla melagrana. Sottoponendoli ad una dose giornaliera di 200 g di antiossidanti della melagrana i risultati sono stati eccezionali: la compressa aveva annullato gli effetti deleteri della dieta ricca di grassi.
Contro lo stress: Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università Regina Margaret di Edimburgo (UK) ha evidenziato che il succo della melagrana rallenta il battito cardiaco accelerato dallo stress, l’ansia, il cattivo umore e l’angoscia. I ricercatori hanno sottoposto un gruppo di volontari ad un test della durata di due settimane in cui ogni giorno hanno assunto 500 ml di succo. Ai volontari sono stati misurati la forza psico-fisica e lo stato d’animo, in particolare nei confronti della loro vita lavorativa. Dai dati acquisiti è risultato un netto miglioramento nei dati fisiologici dato che il battito cardiaco risultava essere molto più lento rispetto all’inizio e un miglioramento generale nei confronti della vita lavorativa: i volontari si sentivano nella quasi totalità dei casi più entusiasti, attivi, ispirati e orgogliosi.
Per sconfiggere i disturbi della menopausa: Lo studio giapponese, pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology, ha affermato che il succo di melograno (che si è si è rivelato efficace sugli animali di laboratorio) potrebbe aiutare le donne a combattere alcuni disturbi della menopausa, come la depressione e la fragilita’ ossea.
Igiene Intima– Ottimo l’infuso per le lavande vaginali. (Lasciare in infusione in un litro di acqua bollente per un minuto,30 g di fiori essiccati. Quindi utilizzare l’acqua per i lavaggi dopo aver rimosso i fiori.)
Anticancro: l’Istituto del cancro dell’Università del Sud Carolina, con ultimi studi ha dimostrato che il frutto è ricco di acido ellagico, una sostanza che proteggerebbe la proteina P53, quella responsabile della distruzione delle cellule cancerose.
Ma il melograno oltre all’aspetto farmacologico è legato all’uomo sin dalla notte dei tempi. Leggende, miti credenze, popolari, scientifiche, pagane e religiose hanno da sempre coinvolto il melograno, rendendolo degno di attenzione e sacralità.
Riconosciuto come frutto della longevità, della fratellanza, fertilità e amore, è anche ritenuto dal Corano il frutto del Paradiso e per gli induisti era legato a Ganesh e composto base della medicina Ayurvedica, mentre per la Bibbia viene visto come uno dei sette prodotti della terra promessa. Nel Cantico dei Cantici si recita “I tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con i frutti più squisiti” la melagrana è simbolo di fratellanza e prosperità presso gli ebrei e viene donata come augurio durante il loro capodanno. Nell’iconografia cristiana se è raffigurata in mano a Gesù Bambino simboleggia la resurrezione, in mano alla Madonna allude alla sua castità e fra le molte rappresentazioni si può ricordare la Madonna del Magnificat e la Madonna della melagrana di Botticelli, entrambe conservate a Firenze alla galleria degli Uffizi. Nel medioevo data la sua struttura di una buccia rigida contenente tanti grani al suo interno è stata interpretata come una allegoria della Chiesa capace di unire in una sola fede molti popoli e culture tra loro diverse.
SIMBOLOGIA
Molti anche i significati simbolici attribuiti a questa pianta, soprattutto al suo frutto. Per la sua forma tondeggiante e per i molti semi contenuti nel suo interno la melagrana ha rappresentato e rappresenta presso molti popoli il simbolo della fecondità. Così in Turchia le neo-spose scagliano per terra un frutto ed il numero dei semi che fuoriescono indica quanti figli partoriranno, mentre in Cina la tradizione vuole che gli sposi consumino il frutto di melograno la prima notte di nozze come buon auspicio della loro vita coniugale. Gli antichi romani ornavano il capo delle loro spose con rami di melograno come augurio di fertilità.
Come è vero che nella sapienza antica c’è la verità! Infatti millenni or sono gli antichi avevano scoperto tutte le proprietà del melograno, oggi scientificamente dimostrate.
Tedesco: Granatapfel; Inglese: Pomegranate; Spagnolo: Granada; Francesce: La Grenade; Antico Egiziano: rmn; Ebraico: Rimmon; Arabo: Rumman; Portoghese: roma; Maltes: rummien.
Il melograno apporta solamente 52-60 Kcal per 100 grammi di prodotto; è costituito da un’abbondante quantità d’acqua, corrispondente a circa l’80%, mentre il restante 20% viene ripartito tra zuccheri (13%), fibre (3-4%), proteine (1%) e grassi (0,5-1%).
Il melograno è fonte di potassio (250 mg/100g di prodotto) e fosforo (22 mg/100 g di frutto), ma si osserva anche una buona quantità di sodio, magnesio e ferro, mentre lo zinco, il manganese ed il rame sono presenti sono in tracce.
Il melograno è abbastanza ricco di vitamina C (20 mg/100 g di prodotto).
Di seguito, sono riassunte le virtù ascritte al melograno:
•Proprietà astringenti: nella corteccia, nei fiori e nell’esocarpo del melograno si riscontra una cospicua quantità di tannini (stimata intorno al 28%, tra cui acido gallico ed ellagico), le cui proprietà sono utili in caso di emorragie vaginali ed intestinali [tratto da Dizionario ragionato di erboristeria e di fitoterapia, di A. Bruni];
•Proprietà antidiarroiche: la polvere ottenuta dalle scorze essiccate delle melagrane è ricca di tannini e, utilizzata in decotto, si presta a contrastare la diarrea;
•Proprietà vermifughe ed antielmintiche: nella corteccia di melograno si è osservato che la pellettierina (molecola alcaloidica) agisce con effetto paralizzante, specificatamente nei confronti della tenia;
•Capacità di preservare l’ossidazione lipidica: l’olio ricavato dai semi di melograno ed il succo rivestono buone proprietà antiossidanti;
•Proprietà gastro-protettive: virtù medicamentosa dimostrata solamente nel modello animale; l’estratto di melograno sembra esercitare queste proprietà in particolare nei confronti di danni dovuti ad etanolo. [tratto da Dizionario di fitoterapie e piante medicinali, di Enrica Campanini]
•Proprietà rinfrescanti delle gengive: l’infuso preparato con i petali dei fiori di melograni è utilissimo per rinfrescare il cavo orale, gengive in particolare;
•Proprietà diuretiche: i semi vantano virtù diuretiche, seppur molto blande;
•Proprietà aromatiche: rese dalla scorza delle melagrane. L’aroma e la profumazione intensa emanata dalle bucce dei frutti sono sfruttate per la preparazione di ottimi liquori ed aperitivi;
•Proprietà antiossidanti: per la presenza di numerosissimi polifenoli e vitamina C;
•Potenziali proprietà antitrombotiche, antiallergiche, vaso-protettrici e gastro-protettrici, virtù rese ipoteticamente dai flavonoidi.
IL MELOGRANO TI FA BELLA….
Il melograno è ottimo nella cosmesi. Consumare un frutto al giorno è un vero e proprio elisir di giovinezza. Pelle perfetta, pancia piatta, meno stress e più energia.
Secondo la ricerca da poco pubblicata sul ‘Journal of Nutritional Science’ dai ricercatori della Queen Margaret University (Qmu) a Edimburgo, il consumo di succo di melograno può avere davvero un effetto benefico sulla dieta aiutando a ridurre il senso della fame e a perdere peso. Secondo lo studio della Qmu, può anche sgonfiare la pancia e ridurre il grasso localizzato sull’addome. I volontari che hanno bevuto 500 ml di succo ogni giorno, dopo quattro settimane, avevano nel sangue livelli inferiori di NEFA plasmatici, ossia acidi grassi collegati al deposito di grasso addominale.
Il consumo di melograno porta anche benefici alla pelle. Secondo lo studio del team di scienziati dei Laboratori Probeletebio di Murcia, Spagna, l’estratto di melograno stimola la sintesi del procollagene di tipo I nella pelle, che aiuta a promuoverne la riparazione.
MELOGRANO …CON GUSTO…
Insalata:
Tagliate la verza bianca, i ravanelli, l’uva sultanina, mezza mela rossa e aggiungete i chicchi di melograno.
Risotto alla robiola cremosa con semi di melograno: Tritate finemente lo scalogno e fatelo imbiondire in un filo di olio: aggiungete il riso e lasciatelo tostare sul fuoco per circa 5 minuti, mescolando frequentemente per evitare che si attacchi alla padella. Versate quindi il primo mestolo di brodo: lasciate che il riso assorba il liquido e aggiungetene progressivamente fino ad esaurire il brodo. Cuocete il riso a fiamma bassa, mescolando spesso. Quando sarà quasi cotto preparate la mantecatura: aggiungete al riso il burro e la robiola fresca. Mescolate e fate mantecare bene, aggiungendo anche il formaggio grattugiato. Durante la cottura del riso preparate il succo di melograno: pulite due melograni e passate il loro semi nel passaverdure e otterrete il suo succo. Fatelo addensare mettendolo in un pentolino con un cucchiaino di burro e facendolo bollire per alcuni minuti con una foglia di alloro. Pulite il terzo melograno e tenete da parte i chicchi per decorare il risotto. Servite il risotto nei piatti e per ciascuno mettete un cucchiaio di salsa di melograno e spargete sul riso un cucchiaio di chicchi.
ARROSTO DI VITELLO ALLA MELAGRANA
Ingredienti:8oo gr. di sottofesa di vitello; q.b. di olio extravergine di oliva, uno spicchio di aglio, un rametto di rosmarino, 2-3 foglie di salvia, sale grosso e fino, pepe nero, un bicchiere di prosecco; 1-2 melograni.
Sgranare i melograni, tenere da parte 2 cucchiai di chicchi e schiacciare il resto, attraverso lo schiacciapatate, ottenendo un bicchiere scarso di succo. Legare il vitello e massaggiarlo con sale grosso. Scaldare l’aglio nell’olio, toglierlo e rosolare la carne da tutti i lati a fuoco vivace. Aggiungere la salvia, il rosmarino, insaporire con pepe e sale fino, bagnare con il vino e farlo evaporare.Mettere la casseruola in forno preriscaldato a 180° e far cuocere per circa 40 minuti, rigirandolo di tanto in tanto e irrorandolo con il suo fondo di cottura. Aggiungere il succo di melograno e far cuocere ancora per 10-15 minuti.Sfornare, avvolgere la carne in un foglio di alluminio e lasciarla riposare per 10 minuti circa.Filtrare il fondo di cottura attraverso un colino. Affettare il vitello, disporre le fette in un piatto da portata, irrorarlo con il sugo filtrato e decorare con i chicchi di melograno tenuti da parte.
Sciroppo di melograno
Per un litro di sciroppo di melograno: prendiamo 30-40 frutti. Apriamo le melegrane con pazienza e ricaviamone tutti i semi contenuti all’interno. Togliamo le pellicine e raccogliamo tutti i semi in un recipiente. Con un passaverdure ricaviamo il succo dai semini appena raccolti e tenere il succo in un recipiente adatto e chiuso per circa 24 ore. Passate le suddette ore eliminiamo la schiuma che si è creata sulla superficie. Al preparato ora, dobbiamo aggiungere mezzo chilo di zucchero e tenerlo in un luogo fresco e asciutto per un altro giorno (anche due). Durante questo tempo di attesa, di tanto in tanto, possiamo mescolare delicatamente il preparato con un cucchiaio. Passata l’attesa, prepariamo un tegame con mezzo chilo di zucchero e poca acqua sul fuoco per far bollire delicatamente il tutto. A questo punto versiamo delicatamente il succo tenuto nel recipiente, preparato qualche giorno prima. Mescoliamo delicatamente il tutto, facendo bollire il preparato per circa 12-15 minuti. Fatto questo, lasciamo raffreddare il tutto e poi versiamo in una bottiglia di vetro attraverso un imbuto con carta filtro. Adesso possiamo gustare il nostro sciroppo di melograno. Lo sciroppo di melograno può essere gustato dopo i pasti, per un sapore prelibato, sul gelato o su torte.