Quartiere San Lorenzo. Affissi fuori dalle finestre di Via degli Ausoni, nota strada del divertimento notturno romano, sono apparsi cartelli e striscioni che protestano contro quella che gli abitanti del quartiere reputano una situazione di degrado ormai insostenibile. Un lungo lenzuolo attraversa da un lato all’altro la via, tuonando minaccioso che «San Lorenzo è un’altra storia».
La rivolta del quartiere è l’ultimo capitolo di una serie di azioni del Comitato per San Lorenzo, il quale da anni cerca di contrastare gli schiamazzi ed il caos che si prolungano fino alle prime ore del mattino, impedendo il sonno dei – ormai pochi – “sanlorenzini”. Il quartiere, che si estende dalle mura della Stazione Termini al piazzale del Verano, in prossimità dell’università La Sapienza, è infatti residenza di molti studenti e nota meta serale dei giovani che in questo crocevia di strade (dove, secondo alcuni, vi è la più alta concentrazione di locali per abitante di tutta Europa) trovano tra il Bar Celestino e il Cinema Palazzo birra a basso costo e divertimenti.
«Dopo le nove di sera è diventato oramai impossibile anche attraversare la strada con la macchina» si sfoga il signor Antonio, mentre sventola affacciato alla finestra una bandiera con scritto «Lasciatece dormì». «Orde di balordi ubriachi si gettano in mezzo alla strada e non ti fanno passare. Siamo disperati». Sono disperati ma non si arrendono gli abitanti di San Lorenzo. Se non basteranno gli striscioni passeranno a maniere più forti. Il signor Antonio non chiarisce quali, ma dal suo sguardo consiglio ai ragazzi di andarsi a bere una birra da un’altra parte.
di Anna Zagaglia