ROMA – Riparte la stagione del Jazz a Roma. Il Music Inn Jazz Club, storico locale nei pressi di Via Giulia, apre le porte e invita noi ad aprire le orecchie. Peppe Coretti intende riportare il Music Inn a quello che era una volta: tempio del Jazz internazionale. Il gestore del club, essendo tra l’altro musicista e organizzatore di eventi, è sempre attento alla tradizione del genere musicale nato a New Orleans ma non rinnega altri forme come il Blues, il Funky e il Soul.
MUSIC INN – A Largo dei Fiorentini si è fatta la storia. Pepito e Picchi Pignatelli, i proprietari dell’epoca, hanno ospitato i più celebri artisti in circolazione negli anni ottanta. Il pubblico del Music Inn, infatti, è stato intrattenuto ed ammaliato da nomi quali: Chet Baker, Bill Evans, Ornette Coleman, Lee Konitz e, poi ancora Charlie Mungus, Roberto Gatto, Steve Grossmann, Roach, Urbani e Danilo Rea. Così si è detto: “Attraverso quel portone in Largo dei Fiorentini, non si entrava in un locale, in un club. Piuttosto, in una confraternita. Si lasciavano fuori dalla porta certi eccessi della Roma dell’epoca, l’ideologia esasperata degli anni Settanta, il rampantismo degli anni Ottanta. E ci si immergeva, un paio di piani in giù, sotto il livello stradale, in altri eccessi. Sospinti da una musica che era passione, fuoco interiore, furore improvvisativo. Avvolti dai fumi delle sigarette, alcool, umidità trasmessa dalle pareti e dai corpi stipati in platea, il soffitto a volta con le panche ammorbidite da cuscini bagnati e un labirinto di corridoi, il più largo dei quali dava accesso all’ambitissimo bancone di bar dove i padroni di casa invitavano gli amici a bere un altro bicchiere insieme”.
ARTISTI – Torna l’inverno a raffreddare le giornate, torna il jazz a riscaldare cuori e serate. Sabato 16 novembre, a suon di swing e blue note, si è esibito un trio d’eccellenza: McComb, Gatto e Ranieri. Frank McComb, considerato l’erede di Stevie Wonder, è cantante e tastierista statunitense; questo pilastro della musica Soul vanta una vasta gamma di collaborazioni tra cui quella con Prince. Il ritmo è stato scandito da Roberto Gatto, pluripremiato batterista jazz e docente presso il Conservatorio di Santa Cecilia. Il basso, infine, è stato fatto vibrare da Pierpaolo Ranieri, famoso nella scena romana e nazionale sia come turnista che dal punto di vista didattico.
E questo è solo l’inizio: sulla scia di sabato, il Music Inn ospiterà altri artisti di rilievo, aggiornando settimanalmente la sezione del sito (http://www.musicinn.eu) dedicata alla programmazione. Un esperimento musicale da non perdere, meglio non avere dubbi: “Cos’è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai”, Louis Armstrong.
di Mariateresa De Galitiis