Fino al 27 aprile 2011, circa 150 opere che hanno fatto dell’attuale sede dell’Ambasciata Francese una delle quattro meraviglie della Capitale
Roma – Palazzo Farnese è, per la prima volta, a disposizione del pubblico dal 17 dicembre 2010. Le porte della mostra, tutt’ora in corso, resteranno aperte fino al 27 aprile 2011 per la gioia di chiunque voglia subire il fascino della storia e dell’arte italiane. Il lunedì e il mercoledì dalle ore 9.00 alle 19.00, mentre dal giovedì alla domenica l’orario di apertura è prolungato fino alle 21.00. Sono esposte circa 150 opere – tra dipinti, statue, disegni, sculture, monete, arazzi e ceramiche – delle collezioni rinascimentali provenienti dai più grandi musei di Napoli, da altri enti italiani – ivi compresa la Presidenza della Repubblica – , da musei francesi quali il Luovre, Chambord e Ecouen, nonché da altri istituti europei e americani, tutti col comune intento di ripristinare anche solo temporaneamente l’antico fascino del più spettacolare Palazzo di Roma.
“Fu proprio a Napoli, nell’autunno del 2007, in occasione di una visita al Museo archeologico, che iniziai a sognare in grande, chiedendomi se non fosse possibile presentare al pubblico quelle opere nel luogo in cui si trovavano nel XVI secolo.
Iniziò così l’avventura, che consisteva nel riunire in un’unica esposizione, a qualche secolo di distanza, le collezioni e lo scrigno che le aveva custodite, facendo del palazzo la cornice e il cuore della mostra in cui potessero rivivere cinque secoli di storia” scrive Jean-Marc de La Sablière, ambasciatore di Francia in Italia, nell’editoriale del catalogo della mostra.
Palazzo Farnese fu commissionato da Alessandro Farnese, che nel 1534 sarebbe divenuto papa Paolo III. La costruzione dell’edificio, iniziata nel 1514 da Antonio da Sangallo il giovane, proseguì sotto la direzione di Michelangelo, poi del Vignola e infine di Giacomo della Porta, che la portò a termine nel 1589. I cardinali Ranuccio, Alessandro ed Edoardo Farnese, discendenti di Paolo III, affidarono ai maggiori artisti dell’epoca il decoro pittorico dei saloni di rappresentanza: il grande salone dei Fasti farnesiani, il Camerino, poi la galleria dei Carracci. La notevole collezione Farnese di sculture, dipinti, oggetti d’arte e libri, d’altra parte, non smise mai di essere alimentata. Verso la metà del XVII secolo, gli interessi della famiglia Farnese si spostarono da Roma a Parma, poi la famiglia si estinse e i suoi beni passarono, nella prima metà del XVIII secolo, ai Borboni di Napoli, che riuscirono a trasferire lì le collezioni dei Farnese. Alcuni ambasciatori di Francia risiedettero a Palazzo Farnese a partire dal XVI secolo, poi nel XVII e XVIII, ma solo nel 1874 l’ambasciata vi si stabilì in modo continuativo, seguita nel 1875 dall’Ecole française de Rome. Il Palazzo, acquistato dalla Francia e poi rivenduto all’Italia, dal 1936 è oggetto di un accordo che regola l’affitto delle due ambasciate, quella italiana a Parigi e quella francese a Roma, per 99 anni.
Dal Cinquecento ad oggi, dal mecenatismo della famiglia Farnese alla presenza diplomatica della Francia in Italia, cinque secoli di storia e di vita. Alessia Forgione