Realtà espositiva del Chiostro del Bramante, nata per celebrarne i 20 anni di attività, Love. L’arte contemporanea incontra l’amore, cameo nelle proposte culturali della città di Roma, dopo i 120mila visitatori, continua a mietere consensi, raccontando l’amore nelle sue molteplici sfaccettature, con le opere dei più autorevoli rappresentanti dell’arte odierna, tanto da doverne prorogare la data fino al prossimo 5 marzo.
Ma perchè tanto successo? Non serve domandarselo. E’ tutta colpa dell’Amore e dell’affermazione nell’Arte: il trionfo di Love al di là di ogni aspettativa.
La mostra – prodotta e organizzata da Dart – Chiostro del Bramante, in collaborazione con Arthemisia Group – è iniziata il 29 settembre del 2016 e sarebbe terminata il 19 febbraio 2017. L’esito positivo dell’esposizione ha fatto sì che essa potesse usufruire di un primo rinvio alla conclusione previsto per il 26 febbraio scorso, in seguito, oggi, è giunta la comunicazione dell’ulteriore posticipo al termine della stessa, che avverrà la prima domenica di marzo.
Quasi due settimane per godere ancora di alcune installazioni esclusive e per la prima volta in Italia, come All The Eternal Love I Have For the Pumpinkse di Yayoi Kusama, e dei capolavori degli artisti, autorevoli rappresentanti dell’arte contemporanea quali Vanessa Beecroft, Francesco Clemente, Nathalie Djurberg e Hans Berg, Tracey Emin, Gilbert & George, Robert Indiana, Ragnar Kjartansson, Mark Manders, Ursula Mayer, Tracey Moffatt, Marc Quinn, Joana Vasconcelos, Francesco Vezzoli, Andy Warhol, Tom Wesselmann.
Love. L’arte contemporanea incontra l’amore, è un progetto di popolarità notevole, in cui l’arte si eleva a coniugare il sentimento umano per eccellenza, l’Amore, appunto, che lungo il percorso della mostra, si declina agli occhi degli spettatori di ogni età nelle sue infinite forme, passando dall’amore felice e atteso, all’amore incompreso o quello odiato, e c’è anche l’amore ambiguo, fino a giungere a quello trasgressivo e non manca quello infantile.
Gioiello dell’entertainment, i “compagni di viaggio” a scelta, in base all’esperienza che si desidera fare, fra cinque preziose audioguide, John, Coco, Amy, David, Lilli e Biagio, per apprezzare al massimo emozioni e percezioni dell’offerta museale ospitata in ogni stanza. Simpatica e ad effetto, l’idea innovativa di far interagire il pubblico a cui è concesso di fotografare, filmare e divulgare senza confini sia le opere esposte sia il momento culturale personale con l’hashtag ufficiale #chiostrolove. Un successo del concetto di open access e di museo in continua evoluzione di cui è un peccato non essere testimoni partecipi.
Maria Anna Chimenti