ROMA – In questi ultimi giorni all’ospedale pediatrico Bambino Gesù è stato somministrato con successo il primo vaccino terapeutico per neonati sieropositivi.
Lo studio condotto senza aiuti di case farmaceutiche è durato due anni. E’ stato programmato su due gruppi di 10 bambini infetti da “human immunodeficiency virus” e immediatamente pubblicato sulla rivista scientifica open source “Plos One”. Questo ha permesso ai ricercatori di tutto il mondo di accedere in modo gratuito e subito ai risultati della ricerca per poterli eventualmente completare.
Il test del farmaco, abbinato in uno dei due gruppi di bambini alla terapia antiretrovirale classica, ha comportato un significativo aumento di risposte immunologiche potenzialmente, in grado di controllare la replicazione del virus dell’Aids.
Secondo i primi responsi tale vaccinazione consentirà di tenere sotto controllo l’Hiv con l’obiettivo di arrivare in tempi brevi alla sospensione dell’utilizzo degli altri medicinali previsti dal protocollo.
Questa importante scoperta che ha ricevuto l’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco e del Comitato Etico dell’Ospedale è stata fatta in Svezia, a Stoccolma, dal Karolinska Instituet, ad opera di un piccolo gruppo guidato dalla dottoressa Britta Wahren, che ha seguito pedissequamente le indicazioni dei ricercatori del Bambino Gesù.
Il direttore della sperimentazione, dottor Paolo Palma, immunoinfettivologo del Bambino Gesù, ha dichiarato: “Non vi sono evidenze che la vaccinazione terapeutica ritardi l’insorgenza dei sintomi. L’obiettivo ultimo, invece, di una vaccinazione terapeutica è arrivare a sospendere e/o semplificare, che vuol dire ridurre il numero di compresse e la loro tossicità cumulativa, la terapia antiretrovirale. Questo farmaco potrebbe ridurre il rischio dei fallimenti terapeutici legati alla ridotta aderenza nel tempo alle cure antiretrovirali e diminuire sensibilmente i costi per i sistemi sanitari nazionali, che spesso costituiscono un impedimento all’accesso alle cure, specie nei Paesi più poveri”.
Ernesto De Benedictis