Fara in Sabina 23 febbraio 2017 – Si è svolto ieri mattina presso l’Università Agraria di Corese Terra (Ri), l’incontro ufficiale fra la Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo presieduta dall’On.le Mario Catania, già Ministro dell’Agricoltura nel Governo Monti, ed il Consorzio Sabina DOP.
L’evento, finalizzato ad illustrare le best practices adottate nel sistema Sabina DOP per la lotta alla contraffazione, si è da subito delineato come un confronto dialettico ed estremamente proficuo, nel corso del quale si sono unite intorno all’olio prospettive e competenze differenti.
Di fronte ad una sala gremita di produttori e di rappresentanti delle forze dell’ordine e delle Istituzioni, il Sindaco di Fara in Sabina Davide Basilicata ha dato il via ai lavori con una panoramica di respiro europeo sul settore agroalimentare. Filo conduttore di tutta la mattinata sono stati poi gli interventi del Presidente del Consorzio Sabina DOP Stefano Petrucci e quelli dell’On.le Catania, accanto ai quali si sono succeduti quelli di Fabio del Bravo (ISMEA), Cesare Filiberti (CCIAA Roma), Stefano Cifeca (OP LATIUM), Giorgio Pace (Consorzio Sabina DOP), Mauro Quadri (MIPAAF) degli On.li Colomba Mongiello, Francesco Cariello, Franco Bordo ed Oreste Pastorelli, il deputato Sabino che ha promosso la visita della Commissione nel nostro territorio.
Al centro del dibattito sono stati principalmente i temi della tracciabilità, dei controlli, della tutela e dell’etichettatura dei prodotti agroalimentari in quanto elementi cruciali per garantire ai consumatori prodotti di qualità e tutelare il made in Italy.
Specifica attenzione, anche sulla scorta di specifiche istanze emerse nel corso della mattinata, è stata dedicata alla necessità di accrescere la sinergia fra i Consorzi e gli organismi di controllo per aumentare l’efficacia delle attività di vigilanza ed alle possibili soluzioni per sostenere i piccoli Consorzi nella lotta ai fenomeni di “evocazione” delle denominazioni.
“Nel caso del Sabina DOP – ha spiegato il Presidente del Consorzio Stefano Petrucci – i fenomeni di contraffazione vera e propria sono da sempre molto limitati, grazie soprattutto alla presenza di un sistema di controlli scrupoloso, che inizia con le oltre venti differenti tipologie di analisi effettuate preventivamente su ogni lotto di olio dalla Camera di Commercio di Roma in qualità di Autorità Pubblica di Controllo. Questo stesso sistema si concretizza anche in un sistema di rintracciabilità di prodotto messo a disposizione dei consumatori sul Web tramite i dati riportati nel contrassegno univoco apposto su ciascuna confezione venduta.
Più diffuso e subdolo, ma non per questo meno pericoloso, è invece il fenomeno dell’evocazione del nostro marchio registrato, spesso riscontrato soprattutto sul Web, che può ingenerare ambiguità nei consumatori e danneggiare quindi l’immagine del prodotto certificato Sabina DOP. Su questo tema occorre fare quadrato, adottando sistemi di condivisione delle informazioni e mettendo tutti i Consorzi nelle condizioni di dare il proprio contributo al fine di contrastare ogni forma di abuso.
Gli spunti utili emersi nel corso di questa proficua giornata sono stati molti e ringrazio la Commissione anche a nome dei soci del Consorzio per l’attenzione che ha dimostrato nei confronti della Sabina DOP.”