di Alberto Zei
Roma – La zona architettonica di Torricola – Davanti alla stazione ferroviaria di Torricola, la prima della vecchia linea Roma – Napoli, (ancora oggi percorsa dai treni metropolitani, regionali ed alcuni intercity) esiste una suggestiva struttura architettonica: l’ ex Presidio della Aeronautica Militare, circondato nella parte frontale da un caratteristico muro di pietre verde scuro, che accoglie con il suo ampio ingresso i visitatori interessati alla struttura architettonica del suo vasto interno; struttura che pur varia ed decentrata, esprime nel suo insieme una coerenza costruttiva che dà agli edifici dislocati nel parco, una visione neoclassica rappresentativa della nostra Aeronautica Militare nella sua prestigiosa rinascita del dopoguerra. Il Presidio di Torricola fu edificato alla fine della seconda guerra mondiale nello spirito di un rinnovato sviluppo dell’ aeronautica civile e militare nel nostro Paese, all’ insegna delle nuove tecnologie per l’assistenza e la sicurezza del volo. Ciò riguardava l’ atterraggio, il decollo e il sorvolo delle tratte tra i principali aeroporti nazionali in sintonia con le aeronautiche mondiali più avanzate.
Le nuove tecnologie degli anni 50 – 70 In quegli anni Torricola diviene infatti, il Laboratorio Centrale delle Telecomunicazioni, dell’Assistenza al Volo e della Meteorologia. E’ il luogo dove vengono concentrate le varie specializzazioni delle nuove apparecchiature delle comunicazioni terra-bordo e bordo-bordo e dei sistemi di guida da terra quali il radar GCA il radar SRE/PAR, i Radar di identificazione militari e civili IFF/SSR, gli impianti direzionali e distanziometrici per gli spazi aerei come i primi radiofari VOR, TACAN, DME, i sistemi aeroportuali per l’atterraggio strumentale ILS e i Simulatori di Volo per i piloti. Oltre questo, il Centro ospitava i primi laboratori di strumenti e apparati della meteorologia le cui previsioni si rivelarono vitali per l’aeronautica civile e militare. Tra i più importanti si annoverano: il Radar Meteo, il Trasmissometro (per la distanza della visibilità in caso di nebbia), il Nefoipsometro (per la distanza delle nubi da terra). Presso Torricola, inoltre, sono stati istruiti nel tempo alcune migliaia di tecnici militari provenienti dai vari aeroporti civili e militari per la tenuta dei sistemi sopra indicati, in stato di efficienza.
Immagine degli ex Laboratori dell’ Aeronautica Militare nel Presidio di Torricola – Nota – Anche se una pur sommaria elencazione delle nuove tecnologie trattate nei laboratori di Torricoila può risultare piuttosto ostica, si ritiene tuttavia fondamentale indicare almeno alcune denominazioni, per comprendere la rilevanza delle attività.
- GCA: ground controlled approach (avvicinamento controllato da terra)
- SRE :search radar equipemant (radar di ricerca e sorveglianza)
- PAR:Precision apprch radar (radar per l’ atterraggio)
- ILS Instrument landing system ( sistema per l’ atterraggio
- VOR Very omni range ( misura direzionale in VHF)
- DME: Distance Measuring Equipment (sistema distanziometrico)
- TACAN: (Tactical Air Navigation ( Sistema distanziometrico militare)
- SSR/IFF: Identification friend or foe (Radar identificazione amico / nemico)
- Link trainer: simulatore volo
Sorgevano in loco, per rendere ancora più immediata la cura dei sistemi stessi, due grandi specifiche strutture, il 4º e 8º deposito, volte a fornire strumentazioni, parti di ricambio e supporto logistico in genere. Fu questa l’epoca in cui il volo cominciò ad affidarsi in aggiunta alla valenza professionale dei piloti, anche alla maggiore oggettività degli ausili alla navigazione aerea e alle previsioni meteo. Vi fu insomma una grande svolta tecnologica in cui Torricola era una vera fabbrica della Assistenza al Volo che forniva con la propria presenza diretta e indiretta, supporto tecnico e risorse umane su quasi tutti gli aeroporti nazionali.
Aspetti storico-museali – Allo stato delle attuali conoscenze scientifiche. gli ex Laboratori aeronautici di Torricola, assumono oggi un suggestivo significato di carattere museale in quanto si tratta di un luogo che nel passato fu creatività e innovazione non finalizzate alla guerra, ma al volo in quanto tale. Non va dimenticata infatti, la tradizionale ricerca scientifica che l’ Aeronautica Militare italiana ha sempre dimostrato rispetto alle altre nazioni per le innovazioni avioniche di avanguardia; innovazioni che prima della ultima guerra mondiale determinarono unitamente alle eccezionali risorse umane, il successo delle famose trasvolate atlantiche di una flotta di idrovolanti che dopo aver raggiunto l’America ritornarono praticamente indenni nella laguna di Orbetello da dove erano partiti. E questa trasvolata, a conferma che non fosse un caso, fu ripetuta per la seconda volta con altrettanto successo. Con la ripresa tecnologica e scientifica del dopoguerra, i laboratori di Torricola rappresenteranno i luoghi di perfezionamento delle apparecchiature di telecomunicazioni per il volo e dei primi radar per l’assistenza agli aerei in atterraggio e in decollo, vero fiore all’occhiello delle tradizioni culturali scientifiche dell’ Aeronautica Militare.
Ubicazione archeologica privilegiata – Il Presidio di Torricola dal punto di vista architettonico, come sopra accennato, si presenta con un grande parco costellato gli edifici di media dimensione, intervallati da larghi viali, ornati da imponenti oleandri. Si trova sulla sommità di un leggero pendio, tanto da avere una visione dell’ ampio spazio antistante la monumentale e poco distante Appia antica. Vi è infatti, un altro aspetto da considerare all’interno della protezione periferica del parco. Proprio dal lato prospiciente l’Appia Antica vi sono dei suggestivi resti archeologici che affiorano dal terreno pur attualmente protetto da manti erbosi che crescono all’interno di questi. Si tratta di cavità e gallerie anche se parzialmente e volutamente ricoperte che dalla superficie si inoltrano nel sottosuolo e che fanno evincere trattarsi di una sorta di catacombe che a loro volta si sviluppano in profondità e che probabilmente si collegano tra di loro. Che la zona fosse nel passato classico, un luogo demograficamente importante, lo dimostra anche una strada dalle caratteristiche pietre della viabilità romana che dopo violente piogge dei decenni trascorsi, emergeva in superficie. Di questa ne fu accertata l’esistenza che ovviamente si estendeva ben oltre il Presidio; ma ragioni pratiche indussero allora di continuare a preservare le millenarie strutture ricoprendo in modo più preservativo ciò che stava venendo alla luce.
Lo smantellamento – Ora però si è appreso che il parco di Torricola viene sgombrato dalla Aeronautica Militare per lasciar posto ad un indifferente impiego senza cioè, tener conto di ciò che nella archeologia culturale e nella storia scientifica della stessa Aeronautica, questo luogo rappresenta per il nostro Paese.
In vista però delle attuali positive impostazioni politiche sulla valorizzazione delle risorse museali e archeologiche, si auspica anche per i facili e comodi collegamenti ferroviari con Torricola, che le Autorità preposte non lascino cadere la possibilità di conferire a questo luogo il giusto valore che storicamente rappresenta.