Sembra incredibile ma, la scorsa settimana quando ho rivisto dopo tanto tempo il mio amico Bruno Verdirosi, mi sono reso conto che a Roma, la città del cinema, o meglio, la città che ha conosciuto ed è stata la grande protagonista degli anni d’oro del cinema e che ancora oggi è la meta obbligatoria per chiunque voglia occuparsi della settima arte, proprio a Roma, mancava un luogo che avesse come ambientazione il cinema. Per questo, oltre al grande piacere di rivedere un amico e di sapere delle sue avventure cinematografiche e “non”, mi sono trovato davanti a un imprenditore davvero lungimirante oltreché amante dello spettacolo e della cultura. Chi l’avrebbe detto che Krun il Barbaro (così si chiamava il fantastico personaggio che interpretava in “Ladies’ night”, uno spettacolo di qualche anno fa) avrebbe creato dal nulla, tirandolo fuori dalle fumose nebbie del Nord, il primo Ristorante completamente dedicato al Cinema? Eh si, perché Bruno, dopo il teatro, ha intrapreso una importantissima carriera di stuntman, che lo ha portato a collaborare con le più importanti produzioni mondiali e con personaggi come Scorsese, Di Caprio e Daniel Day Lewis. Così, entrando nel ristorante, davvero curato nell’arredamento, lo sguardo si posa sulle foto di grandi del cinema da Marilyn ad Al Pacino a Morgan Freeman, per non parlare di vere e proprie “reliquie” come la corona di spine utilizzata nel film “La passione di Cristo”.
Bruno, che cosa ha rappresentato per te il lavoro di stuntman?
Quando ero bambino vedevo sempre film di gladiatori e sognavo di essere uno di loro. Lavorando in “Empire” e “Roma” ho realizzato questo sogno. E poi in “Avenging Angelo” ho avuto anche il piacere di essere la controfigura del mio idolo di sempre: Sylvester Stallone.
Per il film “La passione di Cristo” sei stato anche personal trainer di Jim Caviezel…
Si, l’ho messo in forma e poi l’ho messo anche in croce.
Prego?
Sono stato suo personal trainer ma allo stesso tempo interpretavo il ruolo del soldato romano che con lo inchiodava alla croce. Come si può immaginare anche il detto: “Ma che ce l’ho messo io Cristo in croce?” assume per me un significato particolare…
Che cosa ci puoi dire di Jim Caviezel come persona?
Che non è vero che porge l’altra guancia.
Come è nata l’idea del ristorante?
Mi piace stare a contatto con le persone e sono da sempre un appassionato di cucina; così, quando si è presentata l’occasione di aprire quest’ attività mi sono gettato nel progetto con grande entusiasmo. Ho voluto scegliere una conduzione di stile familiare anche perché ho la fortuna di avere un cugino che, più che uno chef, è un’artista sempre alla ricerca di nuove ricette. La sua regola numero uno è utilizzare prodotti di alta qualità. In questo modo ci siamo accorti che non serve fare cose complesse e sofisticate per avere dei buoni risultati. Infatti come le più belle canzoni sono di solito composte da tre – quattro accordi, così ritengo sia per un buon piatto.
Credi che la ristorazione sia ancora un’attività redditizia?
Anche se, è ovvio, questa è un’attività imprenditoriale, il mio obbiettivo principale non è guadagnare soldi. Mi piace pensare che questo ristorante sia un luogo d’incontro tra amici e sono convinto che per vivere bene basti essere se stessi fare quello che più amiamo. I soldi arriveranno di conseguenza.
OSCAR CHEF RISTORANTE COCKTAIL BAR
Via Gualtiero Serafino, 16 (zona Viale delle Medaglie D’Oro) 00136 Roma
Per info e prenotazioni
Tel. 06 39732133 cell. 3337301237 / 333 7301304
https://www.facebook.com/pages/Oscar-Chef/476724492368445
31 DICEMBRE…aspettiamo insieme il 2014!
***Cenone di Capodanno*** con Oscar Chef
Info e prenotazioni 06/39732133 oppure info@oscarchef.com