Molti attacchi in questi giorni dalla stampa cattolica e di destra contro l’uso delle diciture ‘primo genitore ’ e ‘secondo genitore ’ nei libretti delle giustificazioni. Ma la dirigente dell’istituto, Tiziana Sallusti, non ci sta.
Ultimamente la stampa nazionale ha parlato spesso dello storico liceo del quartiere Prati. Non c’entrano le occupazioni, terminate da un po’, bensì l’attenzione della stampa cattolica (in particolare il quotidiano Avvenire) è stata attirata dall’uso, radicato in realtà anche in molte altre scuole, delle diciture ‘primo genitore’ e ‘secondo genitore ’ all’interno del libretto delle giustificazioni al posto dei tradizionali ‘padre’ e madre’. Ad esacerbare il tutto, il timore che la lotta agli stereotipi di genere fortemente incoraggiata dal ministro Carrozza anche nell’ultimo decreto possa voler dire apertura alle famiglie non tradizionali o addirittura alle coppie gay (si è parlato persino di un blitz per portare la ‘teoria del gender’, cioè l’abolizione della distinzione tra i sessi, tra i banchi).
La preside del Liceo Tiziana Sallusti è stata categorica: “Sono molto seccata per quello che è accaduto in questi giorni. La nostra scuola, come molte altre, ha optato per l’introduzione delle diciture ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’ già da molto tempo, in sintonia col nuovo diritto di famiglia, non è certo una novità. E’ nostra la scelta di rispettare tutti i tipi di famiglia, ma non per questo è corretto sintetizzare tutto nell’idea che il ‘Mamiani’ apra le porte ai genitori gay”.
Su un documento firmato dal Collegio Docenti, ma anche dal Comitato Genitori e da 350 studenti della scuola, leggiamo infatti: “La dicitura ‘genitore’ è della Costituzione che valorizza con questo termine la funzione affettiva della genitorialità e la responsabilità che questa comporta (articoli 29 e 30). Vale appena ricordare che questa valorialità è divenuta normativa vigente con il nuovo diritto di famiglia del 1975 che ha sostituito la normativa precedente, e con essa il concetto arcaico di patria potestà a vantaggio del ruolo paritetico dei due genitori. Nelle scuole italiane il termine genitore è diventato quindi prassi dal 1975. Il nostro Liceo, che è molto attento alla legalità, non poteva contraddirla. Tanto che l’edizione vigente dei libretti scolastici di giustificazione non è certo una novità editoriale di oggi, ma esiste nel nostro Liceo da diversi anni. E ci stupisce davvero che alcuni zelanti tutori della “sacra” famiglia se ne siano accorti solo ora”.
Un gigantesco equivoco, quindi? “Sì, un misunderstanding – continua la Dirigente – che si è prestato a una grossolana strumentalizzazione da parte della stampa cattolica, in cui sono poi sono caduti anche altri organi di informazione. Tengo a sottolineare la mia idea di scuola laica, plurale e democratica, che si traduce senza dubbio nel rispetto della pariteticità dei ruoli genitoriali”. Eppure questo incidente qualcosa di buono lo ha portato: “A partire da gennaio – conclude la Preside Sallusti – la nostra scuola ospiterà un ciclo di incontri proprio sul nuovo diritto di famiglia, un tema su cui evidentemente c’è ancora molta confusione”.
di E.F.