Delegati del panorama nazionale e internazionale si sono riuniti nella tre giorni del Congresso di Cardionefrologia per preparare la medicina alle sfide del futuro
Questo il bilancio, in sintesi, del Congresso di Cardionefrologia 2017, tenutosi dal 15 al 17 marzo a Roma presso l’NH Villa Carpegna.
Il Congresso, patrocinato dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN), sotto l’egida del Gruppo di studio di Cardionefrologia della stessa SIN ed organizzato dalla società Fenicia Eventi, ha visto la presenza di 500 delegati italiani e stranieri, 123 tra relatori e moderatori e l’alternarsi di 13 sessioni parallele che hanno abbracciato varie tematiche, da quelle nutrizionali a quelle dell’imaging sviluppate per le problematiche cardionefrologiche.
Tanti sono stati i nomi di spicco del panorama medico scientifico che, nel corso delle tre giornate, hanno riempito le sale adibite al Congresso di Cardionefrologia. Nomi che nel corso degli anni si sono distinti per aver dato un fondamentale contributo all’evoluzione a alla diffusione degli studi della cardionefrologia.
Tra questi citiamo il professor Claudio Ronco, presidente del Congresso. Direttore della Divisione di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’Ospedale di Vicenza il Professor Ronco vanta importanti esperienza professionali e di studi anche all’estero ma, soprattutto, è uno degli scopritori di terapie innovative per i pazienti affetti da patologie cardio renali.
Di seguito riportiamo un’intervista realizzata dallo staff di Fenicia Eventi durante il Congresso al Professor Claudio Ronco.
Cardionefrologia però non è solo incontro e discussione tra luminari del mondo scientifico, ma anche impegno sociale e politico, il cui obiettivo primario è la prevenzione e i cui primi destinatari sono i pazienti, come evidenziato anche dal Professor Ronco.
Ulteriore conferma del forte impatto del Congresso di Cardionefrologia su una vasta sfera di pubblico e sull’opinione pubblica generale la danno le parole di Daniele Leodori, presidente del Consiglio Regionale del Lazio, pronunciate durante la conferenza stampa di presentazione di Cardionefrologia 2017 del 14 marzo presso il Consiglio Regionale del Lazio: “È giusto porre l’accento sul tema della prevenzione. In questo Paese si è sempre guardato all’immediato ed è chiaro che investire sulla prevenzione non dà risultati immediati. Questa tendenza non si è mai conciliata con le esigenze della politica, ma stiamo cercando di invertire la tendenza e investire sulla prevenzione che nell’immediato può essere un costo ma che, nel medio lungo periodo, diventa un abbattimento di costi. Iniziative come quella di Cardionefrologia ci danno indicazioni chiare, dove tutta la comunità scientifica ci invita a investire e a ragionare sul tema della prevenzione”.
Oltre proseguire nella ricerca scientifica Cardionefrologia 2017 ha voluto essere un punto di convergenza tra diverse realtà, unite nell’obiettivo di garantire una sanità all’altezza delle aspettative dei cittadini.
Prova tangibile di questo impegno è stata la presenza alle tre giornate di Convegno di associazioni come il Forum Nazionale dei Malati di Rene, Medici Senza Frontiere e Airp, Associazione Italiana Rene Policistico, intervistate da Michelangelo Letizia di Paese Roma assieme al dottor Luca Di Lullo, presidente e responsabile scientifico del Congresso.
Il prossimo appuntamento è per il 2019, ma l’impegno di Cardionefrologia non si ferma. Per rimanere sempre al corrente delle tematiche di tipo scientifico e organizzativo legate alla Cardionefrologia è possibile digitare l’hashtag #cardionefro2017 sui social network e seguire i canali dedicati all’evento.
@IlariaPetta