Tre trame differenti ed autonome unite da un filo conduttore, un invito a non soffermarsi alla mera superficie di ciò che appare dalle azioni e dalle scelte degli individui. Sono quelle raccolte in Controvento (Agra Editrice 2015) dall’autore Ugo Menesatti che venerdì 31 marzo, alle ore 16, presso la sala conferenze della Biblioteca comunale Peppino Impastato di Ladispoli, terrà un incontro con il pubblico con testi, immagini e musica.
Quello per la letteratura è un coinvolgimento che Ugo Menesatti nutre sin dalla giovanissima età. Con un lieve sorriso ricorda quando, ancora bambino, già ideava dei versi ispirandosi all’opera dantesca. Poco più che maggiorenne alcune sue poesie vengono pubblicate su riviste letterarie della capitale, mentre una sua composizione approda anche sulle pagine di un giornale italo-americano a New York. A conferma di questa passione, mai sopita, la partecipazione ad un concorso, indetto dalla Confederazione Cooperative Italiane, all’ultimo anno delle scuole superiori, che lo porta a redigere un elaborato sul tema della cooperazione. “Era un’iniziativa promossa fra tutti gli Istituti Tecnici agrari –ricorda- il nostro professore di Economia ci invitò a partecipare e noi accettammo”. “Il premio era una medaglia e centomila lire” prosegue Menesatti che del concorso sarà, appunto, il vincitore.
Originario di Ardenno, in provincia di Sondrio, dopo la laurea in Economia e Commercio intraprende la sua carriera professionale nel settore della cooperazione agroalimentare e ricopre incarichi a livello nazionale. “È stato -si legge nella sua biografia- componente di Commissioni di esperti presso il Ministero dell’agricoltura, docente in corsi di formazione per giovani cooperatori e autore di testi specializzati”.
Una carriera intensa che, come ci spiega, l’ha assorbito per quarant’anni. Periodo nel quale, comunque, ha continuato ad alimentare costantemente il suo interesse per la letteratura e non solo. Negli anni Ottanta partecipa, per diverso tempo, a dei laboratori teatrali e recita su alcuni palchi di Roma. “Per lavoro ho scritto centinaia di relazioni e articoli sulle riviste che si occupano di agroalimentare ed ho pubblicato un manuale sull’argomento –commenta- La mia attività fondamentalmente era scrivere e partecipare a riunioni e assemblee. Sotto traccia però avevo sempre questa inclinazione alla scrittura letteraria e negli ultimi dieci anni ho iniziato nuovamente a dedicarmi ad essa”.
“Credo che esista una motivazione di varia natura, intellettuale o anche emotiva che ti spinge a scrivere una storia -prosegue, convinto della similitudine tra scrittore e artigiano- ma, secondo me, è necessario lavorarci anche con continuità”. Inizia così la stesura dei suoi racconti, rivisita, taglia, amplia. Dà corpo a quei personaggi che occuperanno un ruolo fondamentale nelle pagine di questi tre mondi, racchiusi in narrazioni brevi ed energiche.
“Controvento è una raccolta di tre racconti indipendenti -spiega- che in realtà sono legati dallo stesso filo rosso”. Ad emergere dalla narrazione sono infatti tre personaggi femminili: “Queste tre donne sono fedeli a se stesse, alle loro passioni, fino in fondo, a volte anche con esiti drammatici”.
Attraverso una forte componente introspettiva ruolo fondamentale assumono le scelte di protagoniste che decidono di seguire le loro inclinazioni, non sempre con esiti positivi, a volte dannosi, a volte semplicemente rivelatori. Il coraggio di scegliere, la ribellione, il viaggio come metafora del percorso esistenziale sono solo alcuni degli elementi di questi racconti, ognuno dei quali si differenzia anche nello stile: “Il primo -illustra Menesatti- è fatto di frasi brevi e molti dialoghi, il secondo è un monologo in cui non c’è discorso diretto, il terzo è un piccolo romanzo, una storia più complessa e con più personaggi”.
“Anche se non ne abbiamo testimonianza, esistono nella quotidianità persone che coltivano le loro passioni senza che nessuno ne sappia nulla -conclude l’autore- le storie raccontate servono anche a questo, a far emergere dalla finzione della fantasia il reale”.