Federico Guidi: vogliamo ridurre al minimo i disagi per i cittadini romani
Roma – I più cospicui saranno quelli a scuola, cultura, personale e Municipi. Poi via via tutti gli altri settori. Causa: uno squilibrio di 650 milioni di euro da coprire rispetto alla manovra 2010 di cui 157 di trasferimenti in meno e 498 per il debito pregresso. Il 25 febbraio il bilancio di previsione 2011 approderà in Giunta, subito dopo gli Stati generali della città. Poi sarà inviato ai Municipi per le loro osservazioni. L’obiettivo è far arrivare il documento in consiglio comunale entro lunedì 14 marzo, in modo di avere il tempo necessario per approvarlo per il 31 marzo, termine ultimo fissato dal Governo.
In Campidoglio si parla di tagli medi interno al 10 per cento ma per alcuni settori si potrebbe arrivare fino al 30 per cento, come è il caso proprio della cultura che rischia di perdere i contributi per diverse manifestazioni a partire dall’ Estate romana e ridurre i fondi per altre attività culturali cittadine. Rischia di saltare il bando sui teatri così come rischia di chiudere il Palladium. Sicuri, intanto, sono i tagli a Palaexpo (da 8 a 2 milioni) e al Festival del Cinema, che si vanno ad aggiungere al taglio del Fus.
Per quanto riguarda le politiche scolastiche, per evitare la crescita delle liste d’attesa degli asili, si punterà sempre più sulle convenzioni con strutture private, che all’amministrazione costano meno della realizzazione di nuovi asili comunali. I tagli destinati al personale, invece, saranno compensati in gran parte dall’esodo di personale registrato nel 2010, per un risparmio stimato in circa 30 milioni di euro annui per le casse di Palazzo Senatorio.
Minori tagli saranno invece riservati alle politiche sociali, per non ridurre troppo i servizi in un periodo di generale difficoltà, e alla mobilità che deve affrontare gli investimenti per lo sviluppo del trasporto pubblico romano e il rilancio di un’Atac con i conti in rosso: “Stiamo cercando di reperire nuove risorse tagliando i costi, recuperando l’evasione e trovando nuove forme di introito, come il contributo di soggiorno – spiega Federico Guidi (Pdl), presidente della commissione capitolina bilancio – Vogliamo così ridurre al minimo i disagi per i cittadini romani”. Alessia Forgione