Una lunga maratona di celebrazioni, episodi particolari e ricorrenze, cominciate con il preludio della domenica delle Palme, il 9 aprile, e conclusasi ieri, lunedì 1 maggio, con il concerto per la Festa dei Lavoratori, ha affollato palchi e parchi di Roma. Quest’ultimi – al vaglio imparziale, descritti o in foto, anche a carico compiaciuto dei lettori – oasi imponenti e piccole porzioni di territorio sottratte all’edificabilità ed alla speculazione edilizia, costituiscono una sorta di cintura verde della capitale d’Italia. Sono proprio le 18 aree naturali e una riserva marina, tutte sul suolo romano, ad incoronare Roma città più verde d’Europa.
Il bel tempo e l’aria di festeggiamenti ad oltranza, dai toni a volte più religiosi, altre più istituzionali e storici, e ancora piccata di cadenze d’arte, culturali, sociali, pure sindacali, a forte tinta green e da derby, ha accompagnato cittadinanza capitolina e ospiti continentali e internazionali in un clima anche di critica ma senza disordini, all’ombra di chiome d’alberi e monumenti secolari, circondati da grigliate alla brace di barbecue, sedotti e ammaliati dai profumi degli stand dei prodotti tipici e delle proteste locali e non solo, stregati da musica inedita, etnica, amatoriale, d’autore, orecchiabile e/o sanremese e popolare.
In breve, e selezionando in base al già scritto e alla suddetta tematica, basta solo questa notifica per la giornata delle Palme, conclusiva del fine settimana di rigenerazione dei Parchi regionali di Roma con l’operazione Aree Verdi e Parchi Puliti attuata da decine di iniziative e grazie a tanti volontari, Legambiente, RomaNatura, Regione Lazio, senza scordare il supporto di AMA SpA. Un lavoro che ha reso più belle e vivibili le aree verdi della capitale.
Del periodo pasquale, ampiamente trattato, rammentiamo sinteticamente domenica 16 e Lunedì 17 aprile, limitandoci sfacciatamente a considerarle alla stregua di pura parodia, non di un menù à la carte, ma di un menù a prezzo fisso.
Pasqua e pasquetta o Lunedì dell’Angelo, dopo i solenni riti dedicati aspettando la Resurrezione, per tutti è stato il momento della tradizione, quella culinaria, singolare avamposto di peccati di gola e ingordigia a sprezzo dell’Inferno in tavole e prati primaverili, con la popolare colazione regionale, più ricca del pranzo, fra uova di Pasqua di cioccolata e colombe, verdure fritte, salumi e corallina, pizza sbattuta o ricresciuta e frittata o coratella con i carciofi, torte pasqualine, dolci e/o salate, e uova sode colorate, abolendo agnello e abbacchio con patate e piselli, deliziando i palati a brindisi di vini tipici dei Castelli, del frosinate e del viterbese.
Posti riservati negli ettari, circa 45.000, di parchi, riserve naturali e verde pubblico all’interno del tessuto urbano capitolino, con scelta di nicchia per il Bioparco che ha proposto giochi, laboratori e attività ad hoc per la famiglia.
Si apre lo scenario di green days a go go con il 21 aprile e il Natale di Roma 2770 e tutte le iniziative specchio e memoria del passato, fra cui quelle del Gruppo Storico Romano alla XVII edizione (la scelta della Dea Roma 2017, questa volta, è per una studentessa di Amatrice, Clizia Rienzi) con oltre 300.000 presenti, secondo gli organizzatori.
A seguire c’è il 22 aprile, 47esima edizione della Giornata Mondiale della Terra, celebrante l’ambiente e la salvaguardia del pianeta con iniziative in tutto il mondo.
E il fine settimana lungo fino l’Anniversario della Liberazione d’Italia, Festa della Resistenza o del 25 aprile, si conclude proprio nel giorno fondamentale per la storia d’Italia, di particolare significato politico e militare per la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, durante la seconda guerra mondiale, dal notevole picco di manifestazioni pubbliche con interventi di cariche istituzionali e di potere e raduni partigiani commemorativi.
La domenica del derby capitolino, 34° giornata di ritorno della serie A, avviata sul prato verde dello Stadio Olimpico alle 12.30 del 30 aprile scorso, ha visto confrontarsi Roma e Lazio con una netta precipitazione di partecipazione di presenze ai parchi e allo svago all’aria aperta, nonostante il tempo propizio, a causa della febbre da stracittadina, dai colori accesi, al caso biancocelesti o giallorossi, che ha colpito i più.
(Secondo quanto riferito da vox populi attendibile, il fenomeno, pare sia stato ascritto nel fascicolo di raccolta documentazione ricerca, e registrato alla voce assenza giustificata per motivi di fede calcistica, di tifo ultrà, di fanatismo da stadio o di entusiasmo da pay-tv).
Il risultato della competizione agonistica estrema, tra goal, rigori e veleni, ha interdetto, alla fine dei 90 minuti di gioco, nonostante l’orario favorevole, l’adesione posticipata a escursioni paesaggistiche e divertimento distensivo, a favore di creazione incalcolabile di gigabyte di sfottò sui social tra i sostenitori, sia laziali sia romanisti, delle due squadre in gara.
Ed eccoci alla chiusura ufficiale dei parchi vissuti, in occasione della Festa dei Lavoratori. Da sempre si è scelto di occupare il parco antistante il palco per il concerto del primo maggio, i giardini di Campo Laterano – quelli nello spiazzo di fronte alla facciata della Basilica di San Giovanni Laterano, di principale interesse perché ospitante la manifestazione, e comunque attigui lato Triclinio Leoniano e Porta Asinara. Quest’anno, il tema è stato Lavoro: le nostre radici, il nostro futuro, la scritta campeggia alta, pesante sotto il cielo sopra la folla.
Il concerto #1M2017 è iniziato con un po’ di ritardo rispetto alla scaletta in programma e a dare l’avvio alla musica è stato il live show del gruppo Après La Classe, con un energico Buon pomeriggio, Roma, il loro sound direttamente dal Salento e la giusta botta agli spettatori impazienti grazie ai brani Circo Manicomio, Mammalitaliani, e la canzone Paris dedicata alla città di Parigi. Per il resto, dopo Camilla e Clementino, si lascia spazio alla diretta su Rai3 e poi a RaiPlay, quindi al web e ai social.
Per l’evento del primo maggio di San Giovanni, si sono adottate particolari misure deterrenti a garanzia di sicurezza – anche antiterrorismo a causa dei recenti tragici accadimenti nei paesi europei e la situazione in medio oriente – che hanno assicurato bonifica del territorio interessato e predisposto, per lo stesso, varchi d’ingresso con check point, perquisizioni, transenne e controlli al metaldetector. Ciò nonostante, la presenza di famiglie, giovani e anziani romani, turisti di ogni luogo e etnia non è mancata.
A testimonianza ecco per esempio le immagini delle sorridenti spagnole Irene, Sonia, Maritere e Virginia, da Jaén, Andalusia, svolgere nel nostro Paese un tirocinio, con diverse qualifiche, in servizio sociale, e riempire la piazza per un divertimento o le siciliane Ilaria e Eleonora, orlandine di Capo d’Orlando in provincia di Messina, sede di attività artistiche ed archeologiche, disponibili a confermare rallegrate la loro presenza alla manifestazione musicale posando per un selfie, mentre attorno passano novantenni arzilli, bandiere di partito e sigle sindacali (CGIL CISL UIL), ciclisti fuoripista, cuccioli turbati, coppie senzatempo, ebbri ballerini, testimonial e cantanti improvvisati. Anche se a colpo d’occhio, e aspettando voci ufficiali, i numeri di pubblico dal vivo del concerto del 1° maggio, non sembrerebbero eguagliare quelli del passato, un bilancio approssimativo potrebbe dare un resoconto positivo per notorietà, mission e spasso che non hanno perso colpi col trascorrere delle edizioni. Ma torniamo al problema dell’occupazione. Occupazione, diretta interessata e protagonista assente, non solo al concerto. Il presidente Sergio Mattarella ha ribadito importanza de la priorità del lavoro, il Papa, insieme agli auguri, con le sue parole spinge a Tentare vie nuove ispirate dal messaggio di Cristo: la soluzione è la fraternità, una società fraternità in cui il lavoro prima ancora che un diritto è una capacità e un bisogno insopprimibile della persona. I sindacati, riuniti a Portella della Ginestra, hanno ricordato la strage del 1947 in Sicilia, dove la banda di Salvatore Giuliano uccise 11 lavoratori. Mentre si spengono luci e led dedicati ai festeggiamenti per la giornata, in serata giungono notizie di tre denunciati, fra cui due minori, a Torino per i tafferugli in via Roma, al termine della manifestazione; in Turchia la polizia ha sgombrato un corteo ad Istanbul e arrestato 70 persone e sono almeno quattro il numero dei poliziotti francesi feriti a margine del corteo parigino del primo maggio. Nessun aggiornamento dal fronte occupazione con l’andamento in percentuale avvolto ancora da chiaroscuri.
Si ringraziano: D.B.D. per le foto di Villa Massenzio Parco Appia Antica, Parco della Caffarella, il varco di Via Carlo Felice e del Concerto del primo maggio intorno alle 19.30; Irene Amor, Sonia de Dios, Maritere Párraga e Virginia Valero, Ilaria ed Eleonora per i selfie scattati come da galleria.
Maria Anna Chimenti