“Tre colori per Molière. Il Tartufo di Molière in tre epoche diverse” è il nuovo progetto di Massimiliano Milesi e TeatroDaViaggio che prenderà il via con lo spettacolo che andrà in scena presso il Teatro Agorà a partire da domani. “rosso Tartufo” (l’Originale) sarà la prima delle tre stagioni nelle quali i personaggi del drammaturgo francese potranno rivivere attraverso periodi storici differenti.
“Un classico è qualcosa che resiste al logorio del tempo, che può interessarci adesso come trecento anni fa –spiegano gli ideatori nel comunicato- Per questo, i suoi personaggi possono sopravvivere alle diverse epoche storiche, magari mutando d’aspetto e modo di pensare per adeguarsi ai tempi”.
“Guardando al Tartufo non si può non pensare a figure carismatiche che hanno affascinato e sono state mitizzate, a donne ed uomini in cerca di conferme che hanno trovato falsi profeti in grado di dare loro le risposte che servivano. E questa è solo una prima lettura –proseguono- Ben altro può emergere da tutto quel campionario di umanità che si para davanti ai nostri occhi nei cinque, immortali, atti del Tartufo di Molière. A lui faremmo torto se limitassimo la lettura al solo fenomeno dei bigotti e delle beghine. Si va ben oltre la fede che diventa superstizione: lo stesso meccanismo si può applicare all’economia, alla politica, al rapporto amoroso. Quanti manipolatori abbiamo conosciuto, chimicamente attratti da manipolandi in trepidante attesa di una conferma… Quante vittime in cerca del carnefice. Ma anche quanti uomini con un grande senso dello stato, con uno sguardo critico verso chi facilmente si arruola negli eserciti dei vincitori o dei più forti. Tartufo è anche questo”.
Sarà lo spettacolo di domani a dare il via alla serie di appuntamenti dedicata alle figure e alle caratterizzazioni create dall’autore francese: “Tre letture in epoche assai diverse tra loro, ma dove tutti i personaggi di Molière possano rivivere nella pienezza del loro spessore –si legge ancora nel comunicato- La prima riguarderà l’Originale, per conoscere fino in fondo i caratteri voluti dall’autore, ed avrà il rosso come colore di riferimento. La seconda ci porterà nella delicatissima epoca del passaggio tra aristocrazia al declino e borghesia rampante, scenario di opere come “Il Giardino dei Ciliegi” di Cechov oppure “La contessina Mitzi” di Schnitzler, finanche “Come le foglie” di Giacosa. Il colore di riferimento sarà il bianco. La terza epoca sarà quella degli anni immediatamente prima delle rivolte universitarie e generazionali planetarie, a cavallo tra la fine degli anni cinquanta e gli anni sessanta del secolo scorso. Gli anni dell’incomunicabilità, che avrebbero visto il Cinema di Michelangelo Antonioni regalare capolavori come “L’Eclissi”. Il colore sarà il blu, ed avremo reso omaggio al tricolore d’oltralpe”.
La prima stazione “rosso Tartufo” andrà in scena presso il Teatro Agorà da domani, martedì 23 maggio alle ore 21 e fino a domenica 28. Gli attori: Antonella Alfieri, Antonella Antonelli, Matteo Cianci, Giorgio Corcos, Andrea Crotone, Lorenzo Ghimenti, Angelo Gullotti, Martina Massaro, Fabrizio Mischitelli, Luca Staiano. La regia è di di Massimiliano Milesi. I costumi sono di Antonietta Corrado, le luci di Manuel Molinu, il suono di Giulia Verta.