Si è inaugurata lo scorso 1 Febbraio presso la “Scola dei Tiraoro e Battiloro” a Venezia (San Stae), nelle immediate vicinanze di Ca’ Pesaro e della Fondazione Prada, la mostra-installazione dell’artista-poeta patavino Andrea Sabbion “Venezia, Prospettive senza (con)fine”, a cura della critica d’arte Laura Cornejo Brugués, in collaborazione con lo Studio Antonio dal Ponte.
«L’esistenza è come la linea dell’orizzonte, nasce dove sei, la vedi ovunque vai, segnando il confine da un infinito ignoto», scrive Andrea Sabbion nel suo libro di poesie “Fermarsi per Capire”, ed ancora: «Poche cose in ordine rafforzano le tue certezze. La certezza del credere che ti permette di volare».
Questa è la prima mostra personale dell’artista, che presenta una selezione di oltre trenta opere, tra dipinti e concezioni artistiche create per l’occasione. Secondo l’artista, lo spettatore si potrà confrontare con i “luoghi dell’anima”, grazie alla percezione simbolica di una pluralità di microcosmi, identificabili nella realtà della (nostra) esistenza.
L’universo concettuale ed estetico di Andrea Sabbion è costituito da opere pittoriche, installazioni site-specific, sonorità musicali e poetiche che giocano insieme alla tecnologia musicale del dj.
Andrea Sabbion, avvocato, poeta, musicista ed artista eclettico, ha quella conoscenza intima del fatto creativo che si appoggia su intuizioni poderose: come scrive la curatrice, «in “Prospettive senza (con) fine” si concentrano le sfide e i paradossi dell’attività artistica, invitandoci a guardare attentamente, a giocare, a pensare… A fermarsi per capire».
La mostra sarà aperta al pubbblico sino al 28 febbraio 2014 (Mar-Dom, 11:00-18:00).
Per ulteriori informazioni: www.andreasabbion.it – mail to: prospettive@andreasabbion.it
di Daniela Paties Montagner