“Ormai e’ chiaro il piano strategico di questi movimenti terroristici, che da anni han prima scatenato una guerra alle religioni senza distinzione, e ora sperano che si trasformi in una guerra di religioni, in occidente, tra musulmani ed occidentali. Ma resteranno delusi e sconfitti, perché il vero islam in Italia e in occidente condanna con fermezza episodi del genere, e si unisce con l’occidente contro il terrorismo e le discriminazioni”.
Foad Aodi, presidente di Co-mai e #Cristianinmoschea, lancia il suo appello alle associazioni , centri culturali musulmani e moschee in Italia e in tutta Europa: “Aprite di più le vostre moschee ai visitatori nel mese di Ramadan, e dedichiamo le preghiere di Ramadan a tutte le vittime del terrorismo, combattendolo insieme a tutte le religioni; e contro le strumentalizzazioni su islam, musulmani e immigrati”.
Infine, Aodi invita tutti a festeggiare la festa del Eid dopo la fine del Ramadan: “Quest’anno tutti insieme, musulmani, cristiani, ebrei, laici”. E chiude, rammaricato per la censura “da parte proprio di quei giornali , TV e giornalisti che in modo irresponsabile tutti i giorni chiedono dove sono i musulmani ed arabi che condannano il terrorismo, e poi allo stesso modo ci censurano, offendendo la libertà di espressione e di replica; se hanno coraggio, ci invitino alle loro trasmissioni”.
Foad Aodi, presidente di Co-mai e #Cristianinmoschea, lancia il suo appello alle associazioni , centri culturali musulmani e moschee in Italia e in tutta Europa: “Aprite di più le vostre moschee ai visitatori nel mese di Ramadan, e dedichiamo le preghiere di Ramadan a tutte le vittime del terrorismo, combattendolo insieme a tutte le religioni; e contro le strumentalizzazioni su islam, musulmani e immigrati”.
Infine, Aodi invita tutti a festeggiare la festa del Eid dopo la fine del Ramadan: “Quest’anno tutti insieme, musulmani, cristiani, ebrei, laici”. E chiude, rammaricato per la censura “da parte proprio di quei giornali , TV e giornalisti che in modo irresponsabile tutti i giorni chiedono dove sono i musulmani ed arabi che condannano il terrorismo, e poi allo stesso modo ci censurano, offendendo la libertà di espressione e di replica; se hanno coraggio, ci invitino alle loro trasmissioni”.
“Domenica, 4 giugno, è stata una giornata di preghiera nelle chiese cristiane e di digiuno nelle comunità musulmane: ci sentiamo uniti insieme nel dolore e nelle preghiere per quanto accaduto a Londra, con l’ennesimo vile attacco terroristico compiuto, sul London Bridge ( a somiglianza, tra, l’altro, dell’altro attentato di poco tempo fa sul Westminster Bridge, N.d.R.), da criminali assassini che stanno cercando in tutti i mezzi di dividere e separare la nostra unità e fratellanza. Rimarremo uniti nella preghiera e nel dolore affianco a tutti i popoli colpiti dal terrorismo, affianco al popolo britannico, con i familiari e con i cari delle persone ferite e assassinate. Nella speranza che le nostre preghiere e i nostri digiuni vengano accettati da Dio l’Altissimo, che portino la Pace e la Misericordia nel mondo e nei cuori di tutte le persone”. Così l’Imam di Trieste, Nader Akkad, membro del Segretariato Generale della Confederazione Internazionale laica interreligiosa #Cristianinmoschea.
Fabrizio Federici