«Ed è per questo che abbiamo scelto, in questi mesi, di rimanere tra la gente evitando vetrine vane, telecamere, salotti tv, confronti incipriati accusatori e inutilmente polemici -per nulla prospettici di un “mondo oltre” che evolve e si trasforma velocemente- e che ci avrebbe solo portato fuori dai luoghi reali, lontani dalla nostra gente. Abbiamo scelto invece di rimanere con loro anche grazie all’aiuto dei social che sono stati e sono la nostra forza comunicativa dove liberamente, ognuno di noi e dei candidati , ha potuto liberamente esprimersi tramite video, foto, frasi, memorie e quanto ritenesse più opportuno. Non servono le campagne elettorali per cianciare o promettere quando si opera concretamente sul radicamento di un percorso che, come il nostro, ormai da dieci anni sta virulentando ed incubando l’intera provincia partendo proprio dalla terra frusinate.
Il Progetto ” Modello ciociara, Agenda 2021” rappresenta la nostra idea di innovazione e futuro. Connettere le menti per creare futuro e lavoro -con lo sguardo rivolto all’appuntamento di Dubai 2020-2021- e per accompagnare “Frosinone città metropolitana” con il suo indotto di prodotti interni in un itinerario di internazionalizzazione, rimane la nostra priorità. Chi mi conosce sa che sono anni che il mio impegno politico dal basso, a favore della mia gente, va avanti . Costruire un Progetto civico interpretando il bisogno di rinnovamento del nostro territorio- l’unico che può realmente portare rilancio dell’economia,lavoro, merito , talento mettendo al centro la questione morale- sta proseguendo fuori dalla retorica comune dando spazio alla partecipazione e alla governance. Una visione di politica attiva che stravolge il crudele gioco degli amministratori e politici locali che hanno creato l’immobilismo della Provincia frusinate.
In questi anni abbiamo incontrato tanti “noi” e con loro intendiamo proseguire la nostra azione politica sulle tracce di quella cultura della responsabilità e del cambiamento che annulla anni di mal governo locale e l’obsolescenza di una classe di amministratori non più avvezza al bene comune. Insieme si può».
Giuseppina Bonaviri