«L’ebbrezza fa parte dell’immediato mentre l’azione e la realizzazione messi al servizio del territorio fanno la qualità di un percorso e sono i presupposti della nostra storia politica. Si può certamente affermare che questa campagna elettorale ha visto la più alta percentuale italiana di manipolazione di un elettorato fragile, perché molto colpito dal malessere sociale, che fa così del capoluogo ciociaro la città più mediocre d’Italia.
Ora bisogna usare pensiero critico e qualità di processo contro l’inganno perpetuato che continuerà ad imperversare alzando il livello di risentimento collettivo locale per ora ancora sommerso. La politica non può essere una professione regolamentata da logiche di profitto. Io non ce la faccio a rassegnarmi e non mi arrendo. Da democratica indipendente ritengo che il popolo,nonostante tutto, nasconda energie insospettate mentre un certo tipo di eletti a Frosinone arbitrariamente continuerà in solitaria a controllare ed interdire il bene comune non lasciando spazio a soluzioni concrete ed efficaci per nessuno dei suoi concittadini.
Ad ognuno il suo , verrebbe da dire. Loro hanno scelto in queste amministrative il blocco, i refusi, i cadaveri, le camionette blindate , la città sotto assedio vestita a coprifuoco senza ribellione alcuna anzi con una consapevolezza che può essere distorta solo dall’ignoranza di base e dalla crisi, dalla incapacità di fare autocritica e da un piatto di lenticchie regalato. Un modo di tutelare e perpetuare gli uomini dell’apparato che si sono impadroniti delle elezioni che afferma l’ineluttabile morte del nostro territorio già depauperato in toto.
Evitare il confronto con la realtà non fa parte del nostro agito. Non vogliamo alimentare l’indebolimento e l’avanzata di quei sonnambuli che nella notte nera si sono sostituiti alla coscienza, all’onestà, al talento, alla perseveranza della gente comune . Questi eletti insieme alla loro classe di politici al comando continueranno a chiedere sacrifici facendosi gli affari propri.
Bisogna tornare a parlare della vita restituendole un senso ed una visione. Ciò è il tessuto che unisce noi al nostro percorso . L’ebbrezza ha conto nell’immediato. Per noi rimane prioritaria l’azione e la realizzazione messe al servizio del territorio. Ed è quello che da dieci anni facciamo oltre le trappole sottese dalla politica locale e dagli ibridi senza gloria contrari al nostro operato di liberi pensatori che, anche questa volta, ci scandisce come quello degli UNICI vincitori morali di queste amministrative».
Giuseppina Bonaviri