Con l’inizio della primavera viene voglia di uscire dalla città, di passare il fine settimana all’aria aperta, in mezzo al verde, sulle colline che circondano Roma, scoprendo paesaggi che sembrano rimasti immutati nel tempo.
Come quelli che si trovano in Sabina, a circa 60 chilometri dalla Capitale, in mezzo agli ulivi che salgono verso le montagne più ripide per arrivare in piccoli borghi medievali dove tutto è così distante dai ritmi stressanti della metropoli, così rilassante in mezzo alla natura che in questo periodo si ridesta dalla quiescenza invernale.
E’ proprio qui che trovate Roccantica, su un costone dei monti Sabini, accanto al monte Pizzuto, in provincia di Rieti. E’ un graziosissimo paesino che si incontra percorrendo la strada statale 313 quando dalla Salaria o dall’autostrada per Firenze arrivate a Passo Corese e dove ogni anno, la domenica successiva a S. Giuseppe che si celebra il 19 marzo e viene popolarmente detto il “frittellaro”, si svolge la Sagra del Frittello.
Nata per propagandare i prodotti tipici del luogo cioè l’olio extravergine di oliva, tipico prodotto D.o.p. della Sabina e il vino rosso, quest’anno la Sagra vede la sua 42esima edizione che, nel corso degli anni ha assunto un’ importanza ed una risonanza sempre maggiore, fino ad essere riconosciuta oggi a livello nazionale e, data la grande affluenza di visitatori, prevede un servizio gratuito di navette che collegano la zona di parcheggio con la piazza principale.
Cotti in enormi padelle contenenti ognuna 50 Kg di olio d’oliva, quello vero, fatto bollire su fuoco di legna, in un apposito stand installato in piazza S. Valentino, i frittelli di cavolfiore, consumati caldi e accompagnati da un ottimo bicchiere di vino rosso, sono squisiti, una vera delizia per il palato.
Ma oltre a soddisfare i piaceri del gusto, questa giornata offre anche l’opportunità di visitare molte “botteghe dell’arte” che vengono allestite nel paese per l’occasione: quella del ferro battuto, del cestaio, delle sculture in legno, la sartoria medievale e soprattutto le “botteghe del vetro” che espongono oggetti realizzati con tutte le varie tecniche di lavorazione oggi conosciute.
Di interesse artistico sono la Chiesa di San Valentino, attualmente monumento ai caduti nell’omonima piazza, il santuario della Madonna di Piedirocca, chiesetta cara a tutti i roccolani e costruita attorno al 1781, la Chiesa di Santa Chiara con il castello e l’ex-monastero della Clarisse e infine il Seminario Romano dove studiò il giovane seminarista Angelo Roncalli, divenuto Papa Giovanni XXIII.
Quest’anno il programma della Sagra prevede il pranzo in piazza a partire dalle ore 12 mentre dalle 14 inizia la cottura dei famosi “frittelli” accompagnata dalle note dell’Orchestra Argento Vivo con tanto di ballo in piazza. Alle 16.30 si esibiscono le Majorettes di Casperia e alle 17 si assiste allo spettacolo del gruppo storico di Roccantica con chiarine, sbandieratori e tamburini.
Daniela Gabriele
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