Dal 31 gennaio il terzo sito romano più visitato in Italia, dopo Colosseo e Pompei, è ancora in parte inagibile perché inondato dalle piogge. Dopo oltre un mese dal nubifragio che ha colpito Roma, il sito archeologico ha riaperto al pubblico, ma alcune aree sono interdette ai turisti.
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, all’entrata ha predisposto una mappa del sito nella quale sono indicate le aree che possono essere visitate e le aree ancora interdette. Tutto questo porterà a gravi ripercussioni sul turismo del litorale romano e agli operatori del settore. Inoltre, occorrerà una valutazione approfondita per stimare quanto l’acqua possa aver rovinato i mosaici, allentato la malta e ammuffito le zone in ombra.