In Italia cresce la polemica circa il ddl che modificherebbe lo “ius sanguinis”, “diritto di sangue”, a favore dello “ius soli” temperato e dello “ius culturae”; il ddl che introduce appunto lo “ius soli” è nuovamente fermo in Parlamento ( il Governo ha preferito non insistere su una rapida approvazione della legge, rinviandola a settembre). Il tema è stato al centro d’ un incontro-dibattito, dedicato a sanità e immigrazione: organizzato a Roma, presso lo studio oculistico Daniele Di Clemente ( specializzato in tecniche avanzate di riabilitazione visiva), in Via Ugo Ojetti, dal movimento internazionale “Uniti per Unire”, con l’Associazione Medici d’ Origine Straniera in Italia (AMSI), le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e la Confederazione Unione Medica Euro Mediterranea- UMEM.Ad emergere dai delegati, appartenenti a diversi Paesi del mondo e professanti varie religioni, è stata la volontà di sostenere una cittadinanza globale, che non faccia sentire nessuno escluso; e di difendere il diritto alla salute universale, che si costruisce con la diffusione della conoscenza e con la cooperazione internazionale.“Sono grato a questa squadra multiculturale”, ha sottolineato, in apertura, Foad Aodi, “Focal Point” per l’Integrazione in Italia per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC, organismo ONU), e in qualità di fondatore di AMSI e Uniti per Unire: “squadrache s’ è rafforzata ulteriormente con le nostre Confederazioni UMEM e #Cristianinmoschea ( nata, a settembre scorso, come iniziativa per il dialogo interreligioso, dopo l’incredibile serie di attentati dell’estate 2016. N.d.R.). Siamo tutti figli di una sola umanità, e proprio per questo dobbiamo assicurare a tutti i loro diritti. Diciamo Sí allo “ius soli” temperato: primo passo per facilitare l’integrazione degli stranieri, per farli sentire parte di questo Paese, e per aiutarli a costruirlo, combattendo la crisi d’identità dei nostri giovani stranieri, per non farli sentire giovani di serie B. Diciamo basta alle strumentalizzazioni e alle delusioni politiche, siamo stanchi di sentir proporre lo ius soli da anni senza approvarlo nel concreto; serve un largo consenso e serve anche il coinvolgimento delle comunità straniere, come chiediamo ormai dal 2000 tramite il progetto Buona Immigrazione “.
Massimo Sabatini, dell’ Esecutivo FIMMG Roma, sottolinea come “sia fondamentale il rispetto delle differenze e la diffusione della cultura della conoscenza, anche per i medici di famiglia. In tal senso ribadisco la volontà di offrire ad UMEM e Uniti per Unire il mio sostegno”. “Il Movimento Uniti per Unire, insieme alle Confederazioni Internazionali”, aggiunge Federica Battafarano, portavoce del movimento e assessore alla Cultura del Comune di Cerveteri, “continuerà a dare il suo contributo per avvicinare i cittadini alla vita politica, per sensibilizzare l’opinione pubblica a certi temi e e collaborare con le istituzioni, avanzando proposte concrete e ascoltando la voce di tutti”.
Mentre l’assemblea ha approvato, con varie integrazioni, il Manifesto #Sanitàemulticulturalismo, che presenta le proposte redatte col contributo di tutti i professionisti della Sanità, italiani e d’ origine straniera, il dibattito è proseguito con gli interventi di Suzanne Diku (Congo), presidente dell’ associazione “Tam Tam d’Afrique”, Natalia De Magistre (Argentina), psicologa presso UNICEF e coordinatrice del dipartimento Giovani di “Uniti per Unire”, Kami Paknegad (Iran) Segretario Generale di AMSI; Badia Rami (Marocco), coordinatrice dipartimento Donne delle Co-mai, Luciano La Gamba, presidente dell’ Associazione Sindacato Emigrati ed Immigrati, e altri ancora.In ultimo, è stato eletto Vicepresidente dell’ UMEM l’oculista Daniele Di Clemente: affiancato al fisioterapista Gianfranco Saturno. “Sono grato di questo incarico prestigioso”, ha detto Di Clemente; “ci impegneremo insieme a restituire forza e dignità a tutti i sanitari anche attraverso il forte impulso della tutela legale ed economica, tutelando medici e pazienti e potenziando i rapporti tra medici e altri professionisti, tra i diversi albi professionali”. “Onorato della nomina prestigiosa”, s’è detto anche Saturno: “nomina che portero’ avanti con l’augurio di intensificare la collaborazione dei professionisti italiani e di origine straniera con un arricchimento comune, come facciamo da anni coi corsi d’aggiornamento professionale AMSI”.Infine, i partecipanti hanno nominato all’unanimità socio onorario “in memoriam” di Uniti per Unire ed UMEM il diplomatico palestinese Khalil Altoubat, recentemente scomparso.
Fabrizio Federici