Li hanno visti ridere, fare le ore piccole e, a volte, temere di non farcela. Eppure, grazie a loro, i Vicoli del Jazz sono di nuovo qui: hanno volti giovani gli organizzatori dell’Associazione “Vicoli del Jazz”, che da sei edizioni a questa parte si rimboccano le maniche per la riuscita del Festival .
Il mantra dei volontari dell’Associazione è duplice: promuovere rassegne musicali e iniziative culturali e al contempo creare un dialogo attivo con la realtà locale. Perché scegliere tra tradizione e modernità, quando si può avere entrambi ? E così è stato per Palestrina. L’antica Preneste, dalla storica Piazza Pierluigi fin su al Museo Archeologico, parla jazz.
« Abbiamo iniziato tra i pub e nei giorni feriali proprio per testare quanto potesse essere apprezzata e seguita la nuova proposta musicale» racconta intervistato il Presidente di Vicoli del Jazz Festival Ridori che ha ribadito l’impegno a proporre i diversi stili e sottogeneri che il jazz racchiude: dallo standard, alle dixieland in stile New Orleans passando per Blues. Ridori non ha certo nascosto le difficoltà dell’organizzazione: leggi e regole pesanti sulla sicurezza, giuste certo, ma che rallentano e creano complicazioni; per non parlare della crisi economica che ha ridotto notevolmente i finanziamenti. Dove le condizioni oggettive sembravano remar contro, acqua vitale per il mulino dell’organizzazione, hanno portato sponsor amici e Comune, grazie ai quali è stato sempre possibile presentare i Vicoli del Jazz entro Luglio.
Ma cosa hanno in serbo i Vicoli?
Venerdì 21 Luglio nella Piazzetta del Borgo si esibiranno i “Ma ella Mai quartet”, gruppo nato dall’incontro di quattro studenti al Saint Louis College. Il nome del quartetto è preso dal nome d’ arte di Elena Maiella, cantante del gruppo. Gli altri componenti sono Marco Bruno, al basso, Simone Colasante, alla tastiera e Shanti Colucci, alla batteria. Sabato 22, a maratona musicale parte prestissimo, alle 10.00 di mattina, presso L’Ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina, con l’iniziativa jazz take care “Musica in Pediatria”.
A riscaldare l’atmosfera alle 19.30, sarà compito degli Ohm Sweet Ohm, un trio che crea musica con influenze trip hop, dubstep, electro, ambient e varie espressioni della musica contemporanea. Gli Ohm sweet Ohm si sono esibiti a festival internazionali come Earth Garden Festival a Malta e in Italia in diversi festival, club e rassegne culturali come #KeepOnDidjin e in spazi sociali come Communia.
“Na tazzulella cafè” nella sua tana è bastata -raccontano gli organizzatori- per convincere il grande James Sanese a partecipare al Festival. Sarà lui ad esibirsi per ultimo nella giornata di sabato.Una biografia la sua, che ha fatto storia: in questi anni ha attraversato trasversalmente la musica leggera italiana e ha dato uno dei primi ingaggi all’indimenticabile Pino Daniele, con cui ha collaborato sino al suo ultimo giorno. Nel suo ultimo cd SANGHE, ci sono tutti i riferimenti artistici che hanno fatto grande la sua musica, con una rinnovata carica espressiva.
Dulcis in fundo Domenica 23/07 , a Piazza Santa Maria degli Angeli sarà la volta dei “Stasera si busca”che renderanno omaggio a Fred Buscaglione, mito della musica swing italiana, con un progetto musicale che mira a riportare in vita il suo carattere, la sua ironia, i suoi miti e la sua storia. Non importa se si sia esperti di musica jazz o no, quello che conta- afferma Senes – è osservare, percepire bene ed apprezzare, poi se si fa bene arriva!