«Lunedì prossimo sarebbe dovuto partire il piano di razionamento dell’acqua nel Capoluogo romano. Molto lo sconforto e le polemiche non si sarebbero fermate. A partire dai cittadini, ai turisti, ai commercianti, agli operatori turistici, agli albergatori, agli ospedali nessuno avrebbe accettato. Una criticità come la siccità doveva essere gestita non così tanto in ritardo. Politici e classe amministrativa continuano a giocare a rimpiattino rimbalzando colpe e accuse e non assumendosi le reali responsabilità soprattutto ora che si è così vicini alle elezioni regionali e alle politiche.
Mosse e strategie elettorali e niente altro, il problema rimane e nessuno si preoccupa almeno di dare qualche suggerimento concreto su come affrontare questa emergenza alla cittadinanza. Noi della Rete La Fenice con Bonaviri sosteniamo che la buona politica non può lasciare sola la gente continuando a guardare solamente ai propri meri interessi privati e di bottega che abusano, inoltre, anche della tanta stupidità che l’uomo dimostra di possedere. Ciò non dovrebbe mai succedere. Necessita cura e attenzione alla cosa pubblica e sguardo rivolto al futuro delle nuove generazioni.
Intanto vorremmo dare pochi ma importanti suggerimenti tecnici come quello di stare attenti a non sprecare acqua anche in caso di arrivo delle piogge visto che l’abbassamento del livello delle falde sotterranee necessita di tempi medi di ripristino dei valori normali; non eccedere nel bere l’acqua dei rubinetti che in periodi di siccità prolungata risulta verosimilmente piena di inquinanti di varia natura convenendo procedere all’ebollizione prima di farne uso personale; per economizzare le poche risorse a disposizione basterà poi installare dei contenitori di raccolta che serviranno come riserva alla conservazione dell’acqua per i periodi di chiusura obbligata della rete idrica.
Infine, per evitare sprechi ulteriori , è buona norma riutilizzare anche l’acqua usata per il lavaggio di ortaggi e verdure per l’ innaffiatura e per gli scarichi dei bagni. Agli amministratori della nostra città frusinate suggeriremmo, sempre con la dovuta cautela comunicativa, di provvedere in anticipo alle misure di prevenzione che possono essere effettuate a partire da subito come la verifica delle opere di captazione e concessione esistenti in tutto il territorio comunale, il controllo dell’efficienza e della razionalità delle opere di utilizzazione fluviale, l’individuazione ed il censimento delle sorgenti nuove e vecchie ed il riutilizzo di opere di presa di acque abbandonate o inefficienti.
In linea con i nostri principi di governance e di buona prassi a partire dalla cittadinanza partecipativa, ci rendiamo disponibili con i tecnici e gli esperti della nostra Rete gratuitamente ad effettuare nell’immediato un’opera interventistica d’urgenza che serve ad individuare perdite degli acquedotti sotterranei con strumentazioni ad hoc che se pur privata mettiamo da subito a disposizione della nostra gente. “ Dio perdona sempre, l’uomo qualche volta, la natura mai!”».
Giuseppina Bonaviri