Dal 1 all’ 11 settembre in tutta Italia si terranno le #FestedelDialogo: undici giorni di dialogo interreligioso e interculturale, tra musulmani, cristiani, ebrei e altre confessioni, organizzati dalle Co-mai, le Comunità del Mondo Arabo in Italia, dal Movimento internazionale, transculturale e interprofessionale, “Uniti per Unire”, e dalla Confederazione Internazionale, laica e interreligiosa, #Cristianinmoschea. Per abbattere i muri dell’odio, dell’ intolleranza e dei pregiudizi (facile terreno, a loro volta, per le strumentalizzazioni politiche), si organizzeranno, infatti, in tante località d’Italia, cene di fraternizzazione, dibattiti, e altre iniziative a sfondo culturale e religioso, a favore della conoscenza e del rispetto reciproci. Perno della manifestazione saranno proprio le iniziative #MUSULMANINCHIESA e #CRISTIANINMOSCHEA, giunte alla loro seconda edizione (dopo la prima, rispettivamente, del 31 luglio e dell’ 11 settembre 2016, che ha visto partecipare milioni di musulmani, cristiani, ebrei e laici, uniti contro il terrorismo a favore del dialogo, e decisa a seguito della sanguinosa catena di attentati che, da Nizza in poi, hanno sconvolto l’Europa).
Ad inaugurare le #FestedelDialogo sarà il prof. Foad Aodi, medico fisiatra, fondatore della confederazione internazionale #Cristianinmoschea e del movimento Uniti per Unire, e Presidente delle Co-mai, che dal 18 al 29 agosto sarà in Terrasanta, per un’importante missione di pace, invitato da esponenti ebrei, musulmani e cristiani (il tutto coordinato dalla scrittrice ebrea Shazarahel, Vicepresidente di #Cristianinmoschea). A Gerusalemme, Aodi incontrerà il 21 agosto le rappresentanti del nuovo movimento femminile per la pace “Woman Wage Peace”, “Donne costruttrici della pace” , e comprendente donne ebree, musulmane e cristiane – con l’obbiettivo d’organizzare, iniziative di #Cristianinmoschea anche a Gerusalemme, a Nazareth e ad Haifa. Sempre il 21, Aodi incontrerà Baruch Shalev , ebreo di fama internazionale, e un rappresentante palestinese del movimento “The Compassionate listening project”, organizzazione no-profit dedita a sostenere individui e comunità nello sforzo di trasformare i conflitti in occasioni di reciproca comprensione e comune maturazione. Mentre, il 24 agosto, sarà la volta dell’incontro con il rabbino Rav Mordechai Chriqui ( dell’Istituto “Rahmal” di Gerusalemme) e il Maestro sufi Mahmoud Jaral Al-Rifai, insieme ad altre figure chiave del mondo universitario locale, attive nel dialogo per la pace ebrei-musulmani.
In Italia, le #FestedelDialogo aperte a tutti inizieranno il 1 settembre, con le celebrazioni della festa dell’ Eid al-adha, e proseguiranno per 11 giorni, con varie iniziative (cene, dibattiti, ecc…, sia privati che pubblici), in Emilia-Romagna (Forlì, Cesena, Reggio Emilia), nelle Marche (Fabriano), nel Lazio (Roma e provincia), in Piemonte, in Puglia, in Lombardia e in altre regioni. Queste giornate all’insegna del
dialogo saranno coordinate dai coordinatori regionali e dall’ufficio di presidenza nazionale delle Co-mai, di Uniti per Unire e #Cristianinmoschea; impostate, di volta in volta, nell’ottica di #Musulmaninchiesa o, di #Cristianinmoschea. In particolare, a Roma, sarà organizzato un evento #Musulmaninchiesa dal Vicepresidente di #Cristianinmoschea, il Vescovo anglicano Luis Miguel Castrillon (con la partecipazione di Aodi, di autorità, Imam e rappresentanti di associazioni e comunità d’origine straniera in Italia). Conclusione, l’11 settembre (anniversario del terribile attentato “spartiacque” delle Torri gemelle a New York), con altre importanti manifestazioni a Reggio Emilia e altre città. “Siamo molto contenti – sottolinea Foad Aodi, che è anche Focal Point per l’integrazione in Italia per l’Alleanza delle Civiltà UNAoC – d’aver anticipato e scritto una pagina storica, basata sul dialogo interreligioso e culturale e capace di coinvolgere tutti senza distinzioni (religiose e non), e di dare consigli al mondo politico per sensibilizzare le comunità e la gente, cercando di lavorare insieme per una buona convivenza e per la vita della pace. Nostro fine principale (rafforzato dall’ adesione, alla nostra campagna, del 95% delle Comunità del mondo arabo e musulmano in Italia, dei centri culturali islamici, della maggioranza delle comunità straniere in Italia – specialmente sudamericani, della diaspora africana, dell’Asia, della comprese Cina e Filippine e dell’Est europeo – e di importanti realtà italiane, anche cattoliche, come chiese e università – su base religiosa e non – e comuni, come Cesenatico, Civitavecchia e Cerveteri) è sviluppare, a tutti i livelli della società, la cultura del dialogo. L’integrazione, un processo certo non facile, si fa in due, e non é mai a senso unico; si costruisce dal basso, nella concreta vita economica e sociale, cercando di dare alla gente serenità e concretezza, in Italia e in tutta Europa e nel mondo”.
Aodi conclude con l’appello rivolto a tutte le moschee, chiese e sinagoghe, di dedicare la preghiera, dal 1 all’ 11 settembre, al dialogo e alla pace; di intensificare l’interscambio e le visite reciproche incentivando la conoscenza. “Dobbiamo essere tutti uniti”, conclude, “per dare scacco matto al terrorismo e al razzismo etnico o religiosa, che sono il cancro del nostro secolo. Seguiranno altre comunicazioni relativamente a queste manifestazioni a livello nazionale, regionale e provinciale
trasmesse dal nostro ufficio di Presidenza. Lasceremo la facoltà ai nostri coordinatori regionali e ai nostri rappresentanti locali, di comunicare direttamente alla stampa locale le loro iniziative, se lo riterranno opportuno”.
Fabrizio Federici