E’ iniziata ufficialmente ieri, martedì 12 settembre, la presentazione della 20ª edizione del Mediterraneo Video Festival, con la conferenza stampa svoltasi a Roma, nella Sala Conferenze dell’Università Telematica Internazionale “Uninettuno”, in corso Vittorio Emanuele II.
Alla conferenza stampa hanno partecipato la prof.ssa Maria Amata Garito, rettrice della Uninettuno, Maria Grazia Caso, direttrice artistica del Mediterraneo Video Festival, il regista Giorgio Verdelli, il musicista marocchino Nour Eddine Fatty, Tony Shargool, direttore artistico di FestivalMente FM Onde Cerebrali, Emanuela Piovano, membro della giuria della 20ª edizione del Mediterraneo Video Festival.
Il Mediterraneo Video Festival, diretto da Maria Grazia Caso, si svolgerà dal 15 al 17 settembre, nella splendida cornice di Palazzo De Dominicis-Ricci ad Ascea/Velia (SA), sito archeologico di grande prestigio, nel Parco Nazionale del Cilento.
Otto i titoli in selezione ufficiale: Si accoglie quel che si semina di Alaa Ashkar, Francia; El mundanal ruido di David Muñoz, Spagna; Fifty rupees only di Nagore Eceiza Mugica, Spagna; Moo Ya di Filippo Ticozzi, Italia; La cena di Toni di Elisabetta Pandimiglio, Italia; Pump di Joseph David, Francia, Le canzoni di Giovanni Rosa, Italia; Gaza di Julio Perèz e Carles Bover, Spagna.
La giuria composta Emanuela Piovano, Azedin El Ouafi, Hafida Kassoui, Paolo Speranza, assegnerà il Premio per il miglior film documentario 2017 della sezione internazionale.
Il Mediterraneo Video Festival 2017 si preannuncia ricchissimo di titoli di qualità, per un festival che si apre sempre di più alle produzioni indipendenti dell’area mediterranea e alla collaborazione con le scuole di cinema.
Per l’occasione, sabato 16 settembre ore 19:30, ci sarà una meeting session in collaborazione con l’Università Uninettuno: che presenterà “À Première Vue“, una finestra sulle opere dei giovani talenti del cinema del Mediterraneo, in collaborazione con la COPEAM – Conferenza Permanente dell’Audiovisivo del Mediterraneo, e con le scuole di cinema ALBA di Beirut, ESAC di Tunisi ed ESAV di Marrakech. Interverrà la prof.ssa Maria Amata Garito: l’incontro sarà moderato dal critico cinematografico Alberto Castellano.
Ad aprire il festival, venerdì 15 settembre ore 20:30, sarà il film-documentario Pino Daniele – Il tempo resterà di Giorgio Verdelli, a cui sarà consegnato il Premio speciale Medfest 2017 per il film tributo ad uno dei grandi artisti del panorama musicale internazionale e mediterraneo.
E sul tema del Mediterraneo che unisce e non divide, il 16 settembre ore 20:30, ci sarà un recital dal titolo L’esilio del flautista, opera prima scritta e interpretata da Nour Eddine Fatty, a cui sarà consegnato il Premio speciale Medfest 2017 per il brano Exil.
Nei matinée del festival, sono da segnalare una serie di interessanti appuntamenti, tra cui l’omaggio a Bruno Lauzi, sabato 16 settembre ore 10:30, con la proiezione del film Ora dicono fosse un poeta – Conversazioni e divagazioni con Bruno Lauzi, regia di Felice Andreasi e Antonio De Lucia.
Incontri e racconti sarà l’appuntamento con i protagonisti del cinema documentario a confronto: Premio speciale Medfest 2017 a Tony Shargool, direttore artistico di FestivalMente – FM Onde Cerebrali (Roma) e Premio speciale Medfest 2017 ad Azedin El Ouafi, direttore e fondatore di CSFF – Cap Spartel Film Festival (Tangeri), sabato 16 settembre ore 11:30.
Il tema di paesaggio delle culture alimentari è invece quello del focus dal titolo L’ulivo e lo stile di vita mediterraneo, a cura dell’Università Popolare Medicina degli Stili di Vita (UPMSV) in collaborazione con l’Università di Salerno e l’Università della Campania: moderano il prof Eugenio Luigi Iorio e il dott. Vincenzo Pizza. domenica 11:30.
Nello spazio retrospettive l’omaggio a Fiorenzo Serra, il documentarista più importante per la Sardegna del secondo Novecento, a cura del critico cinematografico Paolo Speranza, domenica 17 settembre ore 17,00.
Un open space a 360 gradi, con concerti, mostre d’arte contemporanea (tra cui “Scenari“- paesaggi, immagini e mutazioni, con Barbara De Marco, Francesco Aversano e Motus Video Art), per questo 20° Mediterraneo Video Festival: che sembra destinato a confermare il crescente interesse degli anni passati (tutte le news e curiosità, sul web www.medvideofestival.net).
Fabrizio Federici